Si è dunque conclusa con una fumata nera latteso incontro al ministero di via XX Settembre fra il governo italiano ed il ministro delleconomia francese, Bruno Le Maire, sul dossier Fincantieri-Stx. “Nel colloquio con Le Maire abbiamo constatato che tra Italia e Francia permangono ancora differenze non sanate nel senso che non è possibile accettare una ripartizione al 50% – ha spiegato al termine Padoan – Questa posizione rimane e su questo rimarremo fermi. E’ stato stabilito che ci sarà tempo di qui fino al 27 settembre, in occasione del vertice Italia-Francia, per valutare la possibilità di colmare le differenze”. Quindi, la quota di Fincantieri in Stx France “verrà definita in linea con il suo ruolo industriale di guida”, si legge in una nota congiunta stilata dai due ministri. Periodo nel corso del quale “il governo francese si impegna a non aprire il capitale di STX France ad altri soggetti e a considerare Fincantieri l’opzione preferita per il futuro della società. Francia e Italia esprimono la loro volontà di facilitare la creazione di una industria navale europea più efficiente e competitiva. Condividono l’obiettivo di avanzare verso una forte alleanza tra i due paesi sia in campo civile che militare”. Dal canto suo, il ministro francese ha commentato: “Abbiamo un’opinione diversa su Stx ma troveremo una soluzione adeguata. Sono molto contento di essere oggi a Roma con i ministri Padoan e Calenda ha aggiunto ancora Le Maire, parlando in italiano – e sono convinto che dobbiamo rafforzare la collaborazione tra Italia e Francia. Siamo due grandi Paesi, siamo fratelli. Abbiamo perfetta coscienza in Francia dell’emozione che può suscitare la decisione assunta dal governo francese su Stx. Voglio dire ai miei amici italiani che è una decisione temporanea”. Ad ogni modo, ha rassicurato ancoa il francese, l’intenzione dellEliso è quella di “costruire con l’Italia una grande compagnia europea navale civile e militare, e abbiamo deciso di lavorare insieme a questa cooperazione tra Francia e Italia”. Intervenendo in coda, il ministro dello Sviluppo economico ha spiegato: “Perché si possa dar vita a un grande gruppo occorre fiducia reciproca e la premessa della fiducia reciproca è che si raggiunga su Stx una conclusione che rispetti nella sostanza gli accordi presi con il governo francese. Certamente le posizioni sono ancora distanti”; ha sottolineato Calenda che poi, alla domanda se i ministri fossero rimasti delusi dall’incontro, ha risposto: “Francamente non ci aspettavamo nulla di diverso”.
M.