E quanto ipotizzato dal nucleo di polizia tributaria della guardia di Finanza di Frosinone che ha indagato sulla gestione della Multiservizi, la società a partecipazione pubblica che vede coinvolti, oltre al comune di Frosinone, la Provincia, la Regione Lazio ed altri comuni del circondario. Da tempo la società è nellocchio del ciclone per via dei tagli al personale messo in mobilità e che da anni protesta anche con azioni forti. Ad innescare le indagini è stata la denuncia fatta da un amministratore pubblico alla Corte dei Conti in merito a comportamenti inadeguati e non consoni fatti dal gestore. La magistratura contabile, quindi, ha delegato il nucleo di polizia tributaria di Frosinone, comandata dal Tenente Colonnello Michele Mungilo, di indagare tra i bilanci e le attività della Multiservizi facendo emergere particolari di gravi responsabilità. Quindici sono le posizioni per le quali si ravvedono le responsabilità e, per questo, segnalate alla Corte dei Conti. Tre sono i filoni investigativi passati ala setaccio dai militari. Il primo riguarda il mancato controllo, o controllo inefficace, da parte degli Enti sulle attività della società; il mancato rispetto delle regole in merito ad affidamenti di servizi pubblici, anche di elevati importi, senza la necessaria gare di appalto; il mancato controllo della spesa che non vi sarebbe stato in merito all ingrossamento dellorganico, allaffidamento di incarichi, al riconoscimento di compensi ed incentivi non spettanti. Tutto questo avrebbe portato allo sperpero di 4 milioni 950 mila euro dei quali, i quindici, saranno chiamati a risponderne ciascuno per la propria quota di responsabilità. Lindagine, però, sembra essere ancora agli albori dato che la lente degli investigatori ha focalizzato solamente i collegamenti tra la Multiservizi ed un solo dei soci