Arriva la rivoluzione per liberare il 5G. Le Frequenze digitali terrestri cambiano, e cambia il modo per guardare la TV: scatta l’ora di DVB-T2 che taglia le frequenze e obbligherà molti italiani a comprare una TV nuova o un decoder.
Ma perché? Cosa è successo? Chi l’ha deciso? E da quando si metterà in moto tutto ciò? Ecco quello che c’è da sapere in particolare al riguardo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha diramato le scadenze ufficiali che porteranno definitivamente al passaggio del sistema televisivo allo standard DVB-T2.
Ecco che cosa accadrà, quando e per chi: una vera e propria rivoluzione delle Tv e, più in generale, del modo di usufruire del mezzo. Che moltissimi italiani, purtroppo, dovranno letteralmente cambiare.
Aggiornamento ore 6.45
Dunque in Italia si sta per passare al DVB-T2. Cos’è? Semplice. Si tratta, in poche parole, del nuovo sistema di trasmissione televisiva digitale terrestre, che è stato pensato e realizzato per liberare le frequenze sui 700 MHz, che verranno destinate alle reti mobili 5G.
Un percorso che era già avvenuto per il 4G nel passato, e che si ripete adesso. A danno, però, di chi trasmette su quelle frequenze e di chi ne ha usufruito.
In pratica, infatti, i cittadini dovranno cambiare sistema per vedere la TV. Abituarsi a tutt’altro: cambiare, in molti casi, proprio la TV stessa.
La transizione al DVB-T2 comporterà molte, e in alcuni casi antipatiche, conseguenze. In primis, obbligherà diversi italiani che non possiedono una TV o un decoder compatibile con il nuovo sistema di trasmissione ad acquistarne uno.
Si prevedono molte contestazioni, quando i più lo capiranno, perchè finora quest’aspetto è stato poco dibattuto. Inoltre, si temono prezzi tendenti al rialzo, per approfittare della obbligatorietà.
aggiornamento ore 10.56
I prodotti compatibili del resto in circolazione sono pochi e solo da qualche anno, considerato che l’obbligo di vendita di televisori con un decoder DVB-T2 con HEVC integrato è scattato il primo gennaio del 2017.
Di conseguenza chi (e sono in molti) dispongono di un Tv vecchio tipo, non potrà più farsene niente, perchè non vedrà i canali. E dovrà comprarne uno nuovo (o un decoder compatibile).
E’ vero che esistono anche degli incentivi fino a 50 euro, in tal senso: ma in molti non la leggeranno, si presume, come una notizia molto illuminante.
E, del resto, è una faccenda che accadrà presto. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato le date in cui il passaggio avverrà nelle varie regioni, in due fasi.
La prima dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021, la seconda dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022. In questo articolo potete analizzare nel dettaglio le informazioni sulla singola regione per capire quando scatterà l’obbligo.
aggiornamento ore 13.05