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Frequenze telefoniche per il 5G – Raggi, De Santis e Canale: “Il governo scavalca i comuni e liberalizza le antenne selvagge”

Dopo aver alzato i limiti elettromagnetici a piu’ del doppio del precedente – da 6 V/m a 15 V/m, in vista della implementazione della tecnologia 5G, il Governo Meloni – in occasione della conversione in legge del decreto Coesione – ha presentato un emendamento che consente di realizzare e localizzare le nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili  in deroga ai regolamenti comunali.

Una vera e propria liberalizzazione selvaggia delle infrastrutture di telefonia mobile in ogni parte del territorio italiano, che di fatto delegittima i Piani di localizzazione delle antenne già adottati dai Comuni a tutela del diritto alla salute dei cittadini.

Il Governo  riprova, dunque, a scavalcare con prepotenza le competenze degli enti locali, nonostante una sentenza (n. 303/2003) con cui la Corte Costituzionale, più di venti anni fa, dichiarò l’illegittimità costituzionale del Decreto Gasparri a salvaguardia della difesa del territorio, dell’ambiente e della salute, materia che deve restare appannaggio delle istituzioni locali, secondo la ripartizione sancita dalla nostra Costituzione.

Un comportamento inaccettabile che, di fatto, ben evidenzia l’arroganza e l’autoreferenzialità che contraddistingue l’attuale Esecutivo di Palazzo Chigi“.

Lo dichiarano, in una nota, la consigliera Capitolina M5S e ex sindaca di Roma Virginia Raggi, il capogruppo della Lista Civica Raggi in Campidoglio Antonio De Santis e la capogruppo della Lista Civica Raggi in Municipio IX Carla Canale.

Max

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Max Tamanti