Frascati, dipendente pubblico assenteista sottoposto a misura cautelare

I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno effettuato un provvedimento cautelare personale, rilasciato da G.I.P. del Tribunale di Velletri, che prevede il divieto di dimora nel comune di Frascati, nei confronti di un dipendente pubblico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, responsabile dei reati di truffa nei confronti dello Stato e falsi.
La misura cautelare è stata adottata sulla base degli accertamenti effettuati dalla Fiamme Gialle del Gruppo Frascati, coordinato dalla Procura della Repubblica di Velletri, che ha permesso di accertare come il 49enne TR impiegato nei laboratori del prestigioso istituto di ricerca assente abitualmente.
In effetti, le indagini condotte dai finanzieri – sviluppate sia attraverso riprese video che servizi di localizzazione e volte a verificare i movimenti effettivi nel periodo di assenza dal posto di lavoro – hanno dimostrato che T.R. era solito lasciare il suo ufficio arbitrariamente per 4/5 ore al giorno. Di solito l’impiegato infedele è tornato a casa per dedicarsi ai suoi interessi personali. Inoltre, in una di queste circostanze, appositamente sottoposta a un controllo stradale da parte dell’esercito per “documentare” l’assenza, il sospetto disattento è stato anche multato per la guida senza cintura di sicurezza.
Le scoperte successive, effettuate attraverso l’esame delle relazioni estrapolate dai sistemi di rilevamento presenza (badge), hanno confermato che l’indagato era formalmente presente al lavoro, garantendo così l’intera remunerazione. In realtà, le ore di lavoro effettivamente svolte erano significativamente inferiori a quelle “certificate”.
Anche il giorno della notifica della disposizione che limita la libertà personale, il T.R. è stato trovato a Roma a casa sua e non all’Istituto di Fisica Nucleare, dove avrebbe dovuto essere presente, essendo presente al servizio.
Il fascicolo dell’inchiesta sarà ora comunicato al Procuratore generale della Corte dei conti per la determinazione del danno arrecato allo Stato.
L’attività fa parte dei controlli sulla corretta spesa pubblica volta a contrastare qualsiasi forma di indebita erogazione o percezione delle risorse del bilancio nazionale.