In Francia, dopo 8 anni, torna l’allarme aviaria, lo rende noto il ministero dell’agricoltura francese dopo che il virus H5N1 è stato rilevato nel sudovest della Francia, in una fattoria a Biras, nella regione Perigord dove ha ucciso 22 polli su 35, un altro focolaio è stato accertato nel dipartimento di Dordogna, nella regione dell’Aquitania. Stéphane Le Foll, ministro dell’agricoltura, ha chiesto al momento della conferma del primo focolaio, l’attuazione procedure adeguate per la lotta contro la malattia e la sua possibile diffusione ad altri allevamenti, tra cui la macellazione dei casi infetti, l’istituzione di zone di protezione e sorveglianza intorno a ogni focolaio e la sospensione del commercio e l’esportazione di animali vivi dalle zone a rischio.
L’influenza aviaria è una malattia animale virale, infettiva, molto contagiosa, che colpisce gli uccelli, domestici o selvatici e può essere trasmessa ad altri animali e in alcuni casi, all’uomo.
A seguito di questo fatto, otto paesi hanno sospeso l’importazione di pollame francese tra cui la Corea del Sud, la Cina, l’Egitto, il Giappone, la Thailandia, l’Algeria e la Tunisia. Il nuovo focolaio coincide malauguratamente con la vigilia della stagione natalizia, periodo florido per gli allevatori di pollame, quando si impenna la domanda di foie gras che lo scorso anno ha raggiunto un livello di vendite pari a circa 2 miliardi di euro e di cui ll Giappone è il principale paese importatore.
Marzio Taccetti