(Adnkronos) – “La gigantesca mobilitazione, il dilagare della rivolta, sono adeguate ad una risposta necessaria alla logica dei poteri costituiti, all’ammazzar persone come normale amministrazione. Tutto in nome del ‘mantenimento dell’ordine’ a cui le polizie sono preposte”. Così all’AdnKronos, da Napoli dove al momento si trova, Oreste Scalzone, co-fondatore di Potere Operaio che da anni vive a Parigi, commenta i disordini in corso in Francia dopo l’uccisione da parte di un poliziotto del giovane Nahel martedì scorso a Nanterre. Disordini che seguono le proteste dei gilet gialli prima (a cui anche Scalzone aveva partecipato negli scorsi anni), la mobilitazione per la riforma delle pensioni, poi.
Una rivolta, dunque, che anche in questo caso è destinata a placarsi ma con altre dietro l’angolo che attendono di esplodere? “Difficile fare delle previsioni – sottolinea Scalzone -, ma credo che, stanti così le cose, la tendenza sia al dilagare”. Che fare, dunque? “Che fare chi?”, chiosa Scalzone, “io faccio parte, e sto dalla parte di questa comunità generale di gente che vive sulla sua pelle le logiche del sistema, e se non si ribella ne risulta schiacciata. La ribellione è dunque lo sbocco naturale”.