(Adnkronos) – Mehran Karimi Nasseri, il rifugiato iraniano che aveva ispirato il film di Spielberg the Terminal, è morto nello stesso aeroporto parigino di Roissy Charles De Gaulle, dove ha vissuto per 18 anni. A quanto riferiscono i media francesi, l’uomo è deceduto di morte naturale al terminal F2.
Nato 80 anni fa nella provincia iraniana del Khuzestan, il rifugiato era arrivato all’aeroporto parigino nel novembre 1988, dopo aver viaggiato a Londra, Berlino e Amsterdam alla ricerca della madre. Privo di documenti regolari, era rimasto per 18 anni a vivere nel terminal dell’aeroporto. A poco a poco aveva perso il suo equilibrio mentale, tanto da non accettare di firmare il permesso di soggiorno che era infine arrivato nel 1999, perché riportava il suo vero nome e non il soprannome di sir Alfred, con cui era conosciuto da tutti nello scalo parigino. Ricoverato in ospedale nel 2006, dal 2007 era stato accolto in un rifugio caritatevole a Parigi.
Nel frattempo, il rifugiato iraniano era diventato un personaggio, tanto da ispirare il film di Spielberg del 2004, con protagonista Tom Hanks, ambientato nell’aeroporto Kennedy di New York. Mehran Karimi Nasseri aveva ricevuto un compenso per il film, che aveva in gran parte speso. Da qualche settimana era tornato a vivere a Roissy.