(Adnkronos) – Interpellato per strada da un gruppo di ragazzi, Emmanuel Macron si è messo cantare con loro ‘Le Refuge’, un canto tradizionale dei Pirenei che la nonna gli aveva insegnato da bambino. Ma non è un momento felice per il presidente francese, perché l’app ‘Canto’ grazie alla quale hanno tutti letto le parole sullo smartphone è legata ad un gruppo di estrema destra. Ed è subito scoppiata la polemica attorno a un presidente già in crollo di popolarità per la contestata riforma delle pensioni.
La scena, poi diventata virale sui social, si è svolta lunedì sera, mentre il presidente passeggiava per le vie di Parigi con la moglie Brigitte, in un momento di vita privata. Macron aveva da poco pronunciato il suo discorso in televisione, invitando la Francia a voltare pagina dopo gli scontri sulla riforma. Quando incrocia un gruppo di ragazzi intenti a cantare, che lo invitano a unirsi a loro, non esita a fermarsi. Loro propongono Le Refuge, che Macron aveva già cantato in pubblico. Sotto gli occhi vigili della scorta, tutti intonano la canzone, leggendo il testo sui cellulari. Il video, postato sui social da uno dei ragazzi, viene poi rilanciato da ‘Canto’, che si felicita di aver “fatto cantare un capo di Stato”.
Canto non è però una app qualsiasi. Si presenta con lo scopo di salvaguardare le canzoni tradizionali, e per questo ha ottenuto una sovvenzione di 40mila euro dal ministero della Cultura. Ma una inchiesta del giornale ‘Liberation’ ha rivelato in ottobre che è stata fondata da militanti dell’estrema destra radicale. E che nel suo repertorio comprende canzoni naziste. La Bbc nota tuttavia che vi si possono anche trovare canzoni della Rivoluzione francese.
I ragazzi con i quali ha cantato il presidente appartengono al coro di Saint-Longin, un gruppo cattolico tradizionalista. Interpellati da France inter, hanno parlato di un incontro spontaneo, spiegando che usano Canto per trovare i testi quando si trovano insieme a cantare in modo informale. Dall’Eliseo hanno fatto notare intanto che il presidente “non poteva conoscere gli antecedenti di ogni persona con la quale discuteva”. Ma intanto la polemica su Macron legato all’estrema destra è montata sui social.