L’esito del voto non ha valore vincolante per l’esecutivo, a cui spetta la decisione del riconoscimento, ma assume un forte impatto simbolico e di sfida nei confronti del governo israeliano. Si inserisce nella crescente pressione europea per arrivare all’obiettivo di due Stati nell’area, Israele e Palestina. Infatti, l’iniziativa francese segue di poche settimane l’analoga decisione presa dai Parlamenti di Gran Bretagna, Irlanda e Spagna, sempre con mozione vincolante, mentre la Svezia si è distinta per essere stata il primo Paese dell’Unione Europea a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina alla fine di ottobre.
Anche Israele si dichiara favorevole alla definizione di uno Stato palestinese attraverso un accordo di pace, ma protesta contro iniziative come quella adottata dai Parlamenti europei. Poiché simili risoluzioni, secondo Israele, illudono i palestinesi di poter raggiungere il loro obiettivo aggirando i negoziati di pace.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva già avvertito Parigi il mese scorso, affermando che avrebbe commesso un grave errore seguendo l’esempio degli altri stati europei. Decisioni simili irrigidiscono la posizione palestinese e mandano il messaggio sbagliato alle persone e ai leader della regione, ha dichiarato Netanyahu, mentre una soluzione al conflitto israelo-palestinese si potrà ottenere solo con negoziati onesti e diretti tra le parti e non con misure unilaterali prese da una delle parti o da terzi.
Al contempo, Hanan Ashrawi, un dirigente dell’Organizzazione di liberazione per la Palestina (Olp), ha espresso in un comunicato la sua gratitudine al popolo francese e ha lanciato un appello al governo francese per trasformare in atto il voto del suo Parlamento.
In Italia, secondo i deputati Movimento 5 Stelle della Commissione Esteri tocca a noi riconoscere pienamente e formalmente lo Stato della Palestina. Seguiamo l’esempio della Francia dichiarano i 5 Stelle . Si tratterebbe di un reale atto concreto verso la pace in Medio Oriente, a garanzia della sicurezza e della libertà del popolo palestinese e di quello israeliano, concludono i parlamentari.
In definitiva, la mozione del Parlamento francese riflette la volontà di un popolo che sostiene la libertà e denuncia l’occupazione.