(Adnkronos) – “Ho detto che i temi posti da Le Pen – quando si parla di perdita del potere d’acquisto, fasce di popolazione in sofferenza – sono temi veri. Le soluzioni non le condivido, ma sono temi veri. Assumere atteggiamenti spocchiosi in politica non paga”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, interpellato dai cronisti.
“Ho visto che si vuole speculare e fraintendere le parole che ho detto – ha quindi aggiunto – Sono stato molto chiaro: il M5S è molto distante dalla politica di Le Pen, non si distorcano le mie parole”, rimarca il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, rispondendo ai cronisti.
“Non so cosa si chiede il Pd, non so se lo chiedono i nostalgici di Renzi che sono ancora nel Pd e non voglio entrare nelle valutazioni del Pd, ma invito il Pd a non entrare nelle valutazioni personali”, ha detto ancora Conte a chi gli chiedeva delle accuse mosse nei suoi confronti da una parte dei dem per non essersi schierato con Macron in vista delle elezioni francesi.
La performance di in tv di Conte sulle elezioni francesi non è piaciuta al Pd. Se dal Nazareno la responsabile Esteri della segreteria Letta, Lia Quartapelle, interpellata si è limitata a un ‘no comment’, tra i parlamentari dem la mancata presa di posizione del leader M5S tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen è stata discussa. E non solo tra i ranghi Pd. Fuoco di fila da parte di Italia Viva e poi Carlo Calenda che ha chiesto a Enrico Letta: “Come fate ad andare avanti insieme con queste differenze sui valori di fondo di una democrazia liberale?”.
Ha osservato Matteo Orfini: “I progressisti italiani ed europei stanno con Macron, non nel mezzo. Non possono esserci tentennamenti se si vuole stare nel campo progressista. Viene da pensare allora che quell’adesione non sia così convinta…”. Del resto, ha aggiunto, “nella storia di Conte ci sono ambiguità, ha governato con la destra facendo scelte di destra come i decreti sicurezza. Capisco la difficoltà nella ricostruzione storica della sua pur breve attività politica, ma se uno si vuole collocare nel campo progressista non possono esserci timidezze”.