Dalla marmotta che confeziona la cioccolata allimpiegata che ne introduce dei bulloni: questa è la vicenda con cui si è resa protagonista unimpiegata 57enne della fabbrica Lindt & Sprungli a Oloron-Sainte-Marie, sud-est della Francia. La 57enne è stata condannata ad un anno di prigione con la condizionale dal tribunale di Pau. I fatti risalirebbero al 2014, quando i primi oggetti metallici furono scoperti allinterno delle confezioni di cioccolatini. Lindt, in tutto, stima di aver perso più di mezzo milione di euro a causa di questa vicenda, oltre ad aver ritirato le confezioni incriminate, ha speso soldi per potenziare le misure di sicurezza e di controllo allinterno dello stabilimento.
D.T.