’’Se si guarda all’uomo nella sua totalità -dice Francesco- si può avere uno sguardo di particolare intensità ai più poveri, ai più disagiati ed emarginati perchè anche a loro giunta la vostra cura, come anche l’assistenza e l’attenzione delle strutture sanitarie pubbliche e private’’. Primo Pontefice a partecipare ad un congresso medico, Papa Francesco ha incontrato icardiologi (dai quali ha ricevuto in dono uno stetoscopio), impegnati al Congresso annuale organizzato dalla Società Europea di Cardiologia alla Nuova Fiera di Roma, e ringrazia la loro opera attraverso il presidente Fausto Pinto ’’per la dedizione nei confronti di tanti malati. Vi occupate della cura del cuore. Quanta simbologia afferma il Santo Padre – si nasconde in questa parola e quante attese vengono riposte in questo organo umano. Tra le vostre mani passa il centro pulsante del corpo umano, pertanto la vostra responsabilità è grande. Sono certo che trovandovi di fronte a questo libro della vita, che porta in se ancora tante pagine da scoprire, voi vi accostate con trepidazione e senso di timore’’. Il Pontefice ha ribadito che in questo delicato compito i medici non soli: ’’Il magistero della Chiesa ha sempre affermato l’importanza della ricerca scientifica per la vita e la salute delle persone. Anche oggi la Chiesa non solo vi accompagna in questo cammino così arduo, ma se ne fa promotrice e intende sostenervi perché comprende che quanto è delicato all’effettivo bene della persona è pur sempre un’azione che proviene da Dio. La natura in tutta la sua complessità, e anche la mente umana sono creature di Dio. Lo studioso può e deve investigarle, sapendo che lo sviluppo delle scienze filosofiche e empiriche e delle competenze pratiche che servono il più debole e malato è un servizio importante che si inscrive nel progetto divino. E l’apertura alla grazia di Dio, fatta tramite la fede, non ferisce la mente anzi la spinge a una conoscenza della verità più ampia e utile per l’umanità’’. “Papa Francesco – sintetizza Francesco Romeo, presidente della Società italiana di cardiologia – ha tenuto un discorso elevatissimo. Ci ha sferzati affinché non ci siano più pazienti scartati. Un discorso che per noi è un monito data la situazione attuale per cui in 11 milioni hanno rinunciato alle cure a causa della mancanza di mezzi”.
M.