(Adnkronos) – “Dobbiamo separare il problema dell’abusivismo da quello del dissesto idrogeologico, altrimenti non rendiamo giustizia ai morti di Ischia”. E’ quanto dice all’AdnKronos Severino Nappi, capogruppo della Lega al consiglio regionale della Campania, che fu tra i sostenitori del condono ai tempi del governo Conte I e tra coloro che dissero no alle ruspe per l’abbattimento delle strutture abusive, pochi mesi fa. Nappi non indietreggia: “L’evento drammatico di Ischia – sottolinea – è qualcosa che si ripete periodicamente, un disastro che dipende dall’assenza di manutenzione urbana”, una responsabilità che “compete alla città metropolitana e alla stessa regione”. Per il leghista che fece tappezzare la Campania con i suoi manifesti elettorali in cui lo slogan era “Condono edilizio subito! vota Nappi”, è mancata la manutenzione degli “alvei con le omega rovesciate che servivano ad attrarre l’acqua”.
“Già nel 1910 i 10 morti nell’isola per una frana analoga furono dovuti a questo problema, segnalato dal genio civile ad inizio del XX secolo”, ricorda. “Ora – spiega – scaricare queste mancanze sull’abusivismo fa torto ai morti di oggi e alla verità”. “A Casamicciola ci sono case abusive e case che non lo sono, ma il tema qui è un altro: la regione Campania ha avuto centinaia di milioni di euro di fondi europei destinati a prevenire i dissesti idrogeologici che non sono stato usati”, dice Nappi con riferimento a quanto successo a Casamicciola.
“Va detto che ci sono altre bombe pronte ad esplodere, a partire dal Sarno”, avverte. Sul tema dell’abusivismo ci sono situazioni da valutare: “Molte pratiche di condono non sono state evase, né si può valutare allo stesso modo un grattacielo abusivo a Positano e una casetta nel paesino”. Io ho detto no alle ruspe contro le strutture abusive? “Sì, è vero, perché esistono case abusive di necessità, cioè prime abitazioni, magari di proprietà di persone che non hanno avuto le licenze o hanno comprato da palazzinari senza scrupolo”.
“Io – aggiunge il leghista – penso che anche per questi interventi” di abbattimento “serva una graduazione, no la roulette degli abbattimenti, che colpiscono povera gente, che non ha grandi tutele e avvocati”. “Certo – conclude – sono pure pronto a cambiare opinione, ma solo se ci spiegano se ci spiegano, restando alla Campania, dove metterebbero i materiali di risulta di 150mila abitazioni e dove faranno dormire 500mila campani che rischiano di restare senza casa”.