Foto col mitra, per Salvini polemiche sul nulla

Si tratta di “polemiche fondate sul nulla”, parola di Matteo Salvini che ha liquidato così la Pasqua di polemiche, innescate dalla foto con il mitra pubblicata dal suo spin doctor Luca Morisi. “Questa mattina ho pubblicato la foto di tre peluche che ho portato in gita per mia figlia e hanno polemizzato anche sui peluche. Se la sinistra si attacca alle foto per polemizzare vuol dire che stiamo lavorando bene”. Il vicepremier risponde così da Pinzolo alle critiche piovute sul suo “guru” della comunicazione, che lo aveva immortalato in una foto mentre imbracciava un mitra.

Foto col mitra, le critiche del mondo politico

Non spende più di qualche parola, quindi, Matteo Salvini in merito alle polemiche sulla foto con il mitra. “Io ho le idee chiare, non so loro se vogliono chiarire. c’è un contratto di governo che ci impegna per altri 4 anni. C’è tanto da fare, di perdere tempo o di fare polemiche non ho voglia”. Intanto però i social restano in fiamme: per Facebook la foto in questione non viola le regole del social network, mentre su twitter spopola l’hashtag #licenzialucamorisi e si contesta il fatto che l’esperto di comunicazione sia stipendiato dai cittadini con i soldi pubblici. Nella sfera politica, sono arrivate critiche da più fazioni. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha affidato la sua critica ad un tweet: “Salvini è in preda ad un delirio di onnipotenza: si sente capo del governo, capo delle forze armate, capo della guardia costiera, capo della polizia, adesso vergognosamente impugna spavaldo un mitra, forse è davvero il capo.. ma di altro purtroppo.. chi indovina?”. Rincara la dose il senatore del Pd Edoardo Patriarca: “Ma Salvini ci fa o c’è? Quando imbraccia il mitra, soprattutto nel giorno di Pasqua, l’impressione è che il ministro dell’Interno non sappia bene quello che sta facendo. Faccia una chiacchieratina col suo spin doctor Morisi perché ho l’impressione che la situazione gli stia sfuggendo di mano”. Alessio Pascucci, coordinatore nazionale di Italia in Comune (il gruppo politico di Pizzarotti) chiede il licenziamento di “questi fenomeni della comunicazione che gravano 400mila euro l’anno sulle casse dei cittadini e che servono solo ad incrementare la campagna di selfie e annunci costruita per esaltare il vuoto di idee di questo governo”.