(Adnkronos) – ”Qualcosa era rimasto chiaramente appeso dall’ultima volta…”. Un big azzurro spiega così la convocazione per il 1 ottobre al B day di Paestum del Consiglio nazionale con all’ordine del giorno un solo punto, ”modifiche statutarie” del partito in vista del Congresso nazionale in programma prima delle europee, il 24 e 25 febbraio prossimo.
L’ultima volta a cui si riferisce l’esponente forzista è quella del 15 luglio scorso all’hotel Parco dei Principi, quando è stato cambiato lo statuto per avviare l’era Tajani dopo la morte di Silvio Berlusconi, con la nomina a nuovo segretario nazionale dell’attuale vicepremier del governo Meloni, considerato candidato naturale alla successione del Cav. In tanti si chiedono il perché di nuovi cambiamenti alla ‘carta fondamentale forzista’.
I tajaniani assicurano che si tratta ”semplicemente di modifiche necessarie e funzionali per l’organizzazione e la celebrazione dei prossimi Congressi locali, provinciali e comunali, e di quello nazionale”. “Niente a che fare con il simbolo e quant’altro”, ci tengono a precisare anche se c’è chi ‘legge’ questa convocazione del Consiglio nazionale come il “modo per mantenere lo status quo, ovvero ‘blindare’ l’assetto interno del partito targato Tajani e, quindi, la composizione delle liste elettorali a tutti i livelli”.