“Siamo una grande famiglia di 13mila persone sparse su tutto il territorio italiano, in 17 regioni. Abbiamo dovuto reagire in modo agile e quindi riprogettare tutti i servizi, per cercare di essere protagonisti e interpreti di questa emergenza, di questo cambiamento e di non subirlo. La comunicazione è stata l’unica cosa non andare in Lockdown”. Lo dice, Daniela Fabbi, Direttore Comunicazione e Marketing di Cirfood nel corso della quattordicesima edizione del Forum della Comunicazione di Comunicazione Italia. Al cuore della riflessione, il segno lasciato dalla pandemia sulle scelte e le strategie delle imprese, le lezioni apprese, le criticità che rimangono e il lavoro ancora da fare.
“Abbiamo investito – afferma – in quella che era la comunicazione interna, l’abbiamo innata, nel senso che siamo una impresa di persone per le persone, sono le persone a fare l’impresa tanto quanto chi come noi è impresa di servizi. Ma in quel momento quando i Decreti uscivano a mezzanotte la domenica, noi dovevamo comunicare e in modo disomogeneo in quali regioni le mie colleghe potevano alzarsi alle 5 del mattino per consegnare anche un pasto. Abbiamo ingaggiato una task force con una comunicazione integrata, Digital, investendo su piattaforme oltre quelle già in essere, proprio per informare e formare le persone su come dovevano comportarsi per tutelare sé stesse, in questa pandemia e ringraziarle. Abbiamo lavorato in condizioni critiche”.
“La forza di aver costruito con queste piattaforme un link di diretto anche da remoto ha permesso – conclude – di garantire servizi essenziali, laddove non erano stati interrotti”.