FORI, FLASH MOB CONTRO IL DEGRADO PATRIMONIO
Questa mattina un gruppo di fotografi ha dato vita ad un photo flash mob nellarea archeologica centrale, e in particolare ai Fori Imperiali, per documentare le tante mancanze e criticità di uno dei luoghi più importanti del patrimonio dellumanità. #lagrandedissipazione è il titolo delliniziativa organizzata da Visiva e Roma Futura nel corso della quale i fotografi hanno perlustrato larea archeologica centrale mostrando tutto ciò che risulta non è in sintonia con le meraviglie che la caratterizzano, dal turismo di massa alla morsa del traffico e dei pullman”. E’ quanto si legge in un comunicato degli organizzatori. “Larea archeologica centrale, che comprende Palatino, Foro Romano e Fori Imperiali da troppi anni una risistemazione che la liberi dalla morsa del traffico, che integri il parco dellAppia antica al Palatino e al Foro romano, e questultimo ai Fori imperiali, che riqualifichi gli edifici abbandonati del comprensorio attribuendo loro nuove funzioni e servizi, che la riconnetta al tessuto della città e alla sua vita di tutti i giorni. Le foto verranno proiettate lunedì 7 luglio dalle ore 15 nellambito dellincontro ’Mettiamoci allopera’ presso il complesso dell’Ex Pantanella al Circo Massimo, nel corso del quale verranno presentati tre progetti-chiave per la città di Roma: il progetto di integrazione dellarea archeologica centrale (Palatino, Foro Romano e Fori Imperiali) con lAppia Antica, la creazione del Museo della Città e dei Nuovi Atelier del Teatro dell’Opera. Nel complesso dell’Ex Pantanella sarà anche allestita la mostra fotografica di Lucio Artioli, uno dei fotorepoter intervenuti all’iniziativa di oggi. ’Mettiamoci all’opera’ è un incontro per capire come far fronte alla dissipazione del patrimonio storico e artistico romano ’ripartendo dai Fori’ e dall’idea della creazione di un museo della città che tenga insieme straordinari reperti e ricostruzioni virtuali. Lincontro si pone lobiettivo anche di lanciare il progetto dei nuovi atelier del Teatro dellOpera con il trasferimento in strutture moderne dei laboratori e la valorizzazione dello straordinario patrimonio del Teatro attraverso uno spazio espositivo di scenografie e costumi storici da realizzare a via dei Cerchi.