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Fontana scrive al governo invocando ‘Nuove misure per la Lombardia’

Non solo il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è rivolto al governo invocando il blocco totale, ma anche quello della Lombardia oggi ha inviato una lettera a palazzo Chigi per chiedere urgenti provvedimenti da adottare in aggiunta quelli già in vigore nel suo territorio.
“Regione Lombardia nel valutare l’aumento esponenziale dei casi di contagio e il conseguente aggravio sul sistema sanitario – scrive Attilio Fontana – ritiene necessario procedere ad un inasprimento delle iniziative di contenimento già in essere avendo constatato la riduzione dei contagi nell’area del primo focolaio della Provincia di Lodi soggetta a misure restrittive dal 23 febbraio“.

“Chiudere la maggior parte delle attività”

Quindi il presidente lombardo spiega che “Come comunicato in precedenza, le misure sono state condivise con i Sindaci dei Comuni capoluoghi, Anci, UPL e gli attori del Patto per lo Sviluppo. Si propone, pertanto: chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole; chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le para-farmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita

“Unica eccezione le attività di servizio pubblico”

Ma non solo, prosegue la missiva: “chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere; chiusura delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza; chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico; sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private; chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti. Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc.. Ogni attività svolta con modalità di lavoro agile è consentita“.

“Variazioni anche per il trasporto pubblico”

“È fatta salva l’individuazione da parte di Regione Lombardia delle attività di indifferibile necessità. Si comunica che per quanto riguarda le restanti attività produttive è già stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia che provvederà a regolamentare l’eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese“. Infine, conclude Fontana, “Si ritiene opportuno procedere alla variazione del servizio di trasporto pubblico in funzione delle attività che permarranno in essere. Sono in via di definizione ulteriori accordi con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive“.
Max