Il Fondo Monetario Internazionale si schiera apertamente contro il prossimo provvedimento governativo sul sistema pensionistico, meglio noto come Quota 100. “Sulla base delle evidenze registrate in altri Paesi scrivono dal Fmi è improbabile che laumento di pensionamenti stimato con labbassamento delletà pensionabile creerebbe un pari numero di posti di lavoro per i giovani”. Le dichiarazioni sono state messe nero su bianco nel rapporto annuale sullItalia, nel quale il Fmi ha ricordato come “le autorità dovrebbero essere consapevoli che, anche se non cambiassero le politiche, lItalia dovrà affrontare significative pressioni sulla spesa pensionistica nei prossimi 2-3 decenni che metteranno a dura prova i conti pubblici”. Inoltre, le misure di stimolo previste dalla manovra 2019 “comportano notevoli rischi al ribasso in quanto lascerebbero lItalia molto vulnerabile” scrive ancora il Fondo, stimando che il debito pubblico rimarrà intorno al 130% del PIL nei prossimi 3 anni. Per lFmi “saranno necessari ulteriori aggiustamenti di bilancio solo per stabilizzare il debito”, alla luce del previsto aumento dei tassi di interesse e della spesa pensionistica.?Il Fondo Monetario Internazionale prevede poi una crescita economica annuale per lItalia di circa l1% nel 2018-20, destinata in seguito a calare. Nel rapporto annuale si stima un deficit per il 2019 intorno al 2,6/2,7% del PIL, mentre per il 2020-21 il disavanzo è previsto a circa il 2,8-2,9% “a meno che non vi sia un ampio sostegno politico per attivare la clausola di salvaguardia IVA o trovare misure compensative (nella misura pari allo 0,7-0,8% del PIL)”; interventi “che tuttavia si sono rivelati molto difficili in passato”. Limpatto sulla crescita italiana delle “notevoli misure di stimolo” previste dal governo Conte nella manovra è “incerto per i prossimi due anni e probabilmente negativo nel medio periodo, se dovesse persistere un livello elevato di spread” per i nostri titoli di Stato: è questo infine il giudizio espresso dallFmi, che “raccomanda invece di intraprendere un modesto e graduale consolidamento fiscale per mettere il debito pubblico su una solida traiettoria di discesa e per ridurre i costi di finanziamento”. Allarme dellFmi? “No, io sono sicuro che si creerà lavoro e crescita. Lo dimostreranno i fatti, ne sono sicuro” dice allAdnkronos il vicepremier Matteo Salvini, replicando alle critiche del Fondo monetario internazionale sulla manovra.