Le partenze non sono individuali ma di ’famiglia’ intendendo sia il nucleo familiare più ristretto, ovvero quello che comprende i minori (oltre il 20%, di cui il 12,9% ha meno di 10 anni) sia la famiglia ’allargata’, quella cioè in cui i genitori – ormai oltre la soglia dei 65 anni – diventano ’accompagnatori e sostenitori’ del progetto migratorio dei figli (il 5,2% del totale). A questi si aggiunga il 9,7% di chi ha tra i 50 e i 64 anni, i tanti ’disoccupati senza speranza’ tristemente noti alle cronache del nostro Paese poiché rimasti senza lavoro in Italia e con enormi difficoltà di riuscire a trovare alternative occupazionali concrete per continuare a mantenere la propria famiglia e il proprio regime di vita. Le donne sono meno numerose in tutte le classi di età ad esclusione di quella degli over 85 anni (358 donne rispetto a 222 uomini): si tratta soprattutto di vedove che rispondono alla speranza di vita più lunga delle donne in generale rispetto agli uomini”. Così i ricercatori della Fondazione Migrantes della Cei, presentando un rapporto dal quale si evince che (con un aumento del 3,3% in un solo anno), ben 5 milioni di italiani hanno scelto di impostare le proprie vite lontano dal Paese, in Europa e nel mondo. In particolare nel 2016 tale scelta ha coinvolto la cifra record di 48.600 giovani nella fascia di età compresa fra i 18 ed i 34 anni. Del resto è ormai un dato di fatto: sempre più italiani chiedono la residenza all’estero e, in virtù del forte aumento (23,3%) registrato nel 2016 rispetto all’anno pecedente, attualmente il Rapporto Migrantes afferma che l’8,2 degli italiani vive fuori dai confini nazionali. Le regioni dove ’l’esodo’ è maggiormente sentito sono la Lombardia (circa 23mila partenze), il Veneto (11.611), la Sicilia (11.501), il Lazio (11.114) e il Piemonte (9.022). La regione che ha invece registrato il minor numero di partenze è Il Friuli Venezia Giulia (-300 friulani, -7,3%), guarda caso una di quelle regioni in testa alla classifica che determina la migliore qualità della vita. Ma dove hanno scelto di spostare le loro vite i nostri connazionali? Nel 2016 la meta preferita è stata comunque l’Europa, seguito dallAmerica Settentrionale. Anche se, come tradizione (anche per il fattore ’lingua’), con 24.771 iscritti l’inghilterra è in assoluto la destinazione più gettonata. Quindi la Germania (19.178), la Svizzera (11.759), la Francia (11.108), il Brasile (6.829), e gli Stati Uniti (5.939). Complessivamente, sono partiti da 110 diversi territori delo paese, per ’sperdersi’ in 194 diverse destinazioni nel mondo.
M.