Incredibile la facilità con cui taluni possessori di armi da fuoco escono da casa con l’intenzione di sparare non appena percepiscono un pericolo nelle vicinanze.
Gatto ucciso a Perugia, ieri l’altro animalicidio nel milanese: cacciatore fa esplodere la testa di un cane a passeggio col padroncino
Solo ieri avevamo riferito del folle comportamento di un cacciatore che, ad appena 150 metri da un centro abitato, ha pensato bene di sparare ad un cane a passeggio con il suo padroncino 13enne, rischiando così di combinarla davvero grave.
Ed oggi da Perugia, in particolare da Gualdo Tadino, un gatto è stato ucciso a colpi di arma da fuoco perché, a detta del responsabile, stava camminando sulla gettata di cemento fresco nella sua proprietà.
Gatto ucciso a Perugia, ferito mortalmente in pieno centro abitato da una distanza ravvicinata
Individuato il responsabile grazie a un’indagine dei carabinieri forestali, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) depositerà nelle prossime ore una denuncia per uccisione di animale (art. 544 bis del codice penale).
Il gatto era stato ferito mortalmente in pieno centro abitato da una distanza ravvicinata, visto l’elevato numero di pallini riscontrati nel cadavere a seguito di esame radiografico. Il corpo è stato ritrovato in un’area incolta pallini di arma da fuoco, era stata ritrovata in un’area incolta nella frazione gualdese di Vaccara.
Gatto ucciso a Perugia, l’Oipa: “Alcuni possessori di armi da fuoco escono da casa con l’intenzione di sparare non appena percepiscono un pericolo”
Secondo quanto si apprende, l’indagato possedeva tre armi da fuoco e oltre le 500 cartucce, regolarmente denunciate, ritirate poi dai militari dell’Arma in via cautelare.
Dal canto suo Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa, ha commentato: “È incredibile la facilità con cui taluni possessori di armi da fuoco escano da casa con l’intenzione di sparare non appena percepiscono un pericolo nelle vicinanze” .
Gatto ucciso a Perugia, l’Oipa: “È ora d’introdurre un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali”
“Sabato scorso – ha poi aggiunto Comparotto – abbiamo visto immagini di uomini che, imbracciati i fucili, andavano per le strade a caccia del leone fuggito da un circo a Ladispoli, per esempio, e ricordiamo che l’orsa Amarena è stata uccisa senza pietà da un uomo, reo confesso, solo perché si era avvicinata alla sua proprietà. È ora d’introdurre un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali”.
Max
