(Adnkronos) – “Chiediamo urgenti lumi al Ministro dell’Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile”. Cosi’ il Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo su Facebook commentando la circolare del Miur in occasione del Giorno del ricordo in cui si commemorano le vittime delle foibe, anticipata da Repubblica online, in cui si equiparano gli “italiani agli ebrei”.
In una circolare mandata ai dirigenti scolastici si legge che “il Giorno del ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che in quel caso la ‘categoria’ umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla categoria degli ebrei…. Pochi decenni prima era toccato alla categoria degli Armeni”.
“Nel profondo cordoglio che tutta l’Italia deve per l’orribile tragedia delle Foibe e nel grandissimo rispetto che oggi celebriamo col Giorno del Ricordo, il paragone che un documento del Ministero dell’Istruzione fa tra progetto di sterminio totale del popolo ebraico e il massacro delle Foibe ad opera delle truppe titine è totalmente sbagliato”, dichiara il deputato democratico Emanuele Fiano. “La Shoah è stato l’indicibile apice della vicenda millenaria dell’antisemitismo. L’onore e il rispetto che si deve a pagine tragiche della storia come quella delle Foibe, sulla quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato parole ineccepibili e definitive, non può in alcun modo portare a non comprendere ed offuscare la specificità della Shoah. E’ grave che un simile grave errore storico sia portato avanti proprio dal Ministero dell’Istruzione”.
“Ogni anno si ripete il copione della destra di tentare di equiparare il massacro delle Foibe alla tragedia della Shoah. Ora ci si mette pure il ministero dell’Istruzione. L’esame di maturità lo facciano i collaboratori del ministro Bianchi, non i 18enni”, dice Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana.
“Di fronte al massacro delle Foibe e all’esodo di migliaia di vicini, frutto di un nazionalismo malato e della tragedia della guerra, serve rispetto, memoria, rigore storico. Ogni anno si ripete il solito copione della destra di questo Paese di equiparare questo massacro all’unicità della tragedia della Shoah, come se cosi si potessero edulcorare i crimini del fascismo e del nazismo in un indistinto calderone. Un’operazione cinica e strumentale che non c’entra nulla con il rispetto del dolore e con la verità storica”.
“Se poi ci si mettono pure i burocrati del ministero dell’Istruzione a fare paragoni assurdi – prosegue il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio – e ad equiparare l’Olocausto con la tragedia delle Foibe, come si legge nella circolare del Capo Dipartimento del ministero di Viale Trastevere inviata alle scuole, significa che si è superato ogni limite nella banalità. A questo punto,- conclude Fratoianni – forse l’esame di maturità dovrebbero farlo i collaboratori del ministro Bianchi e non i 18enni del nostro Paese…”.