Sono giorni che, sollecitato da molti residenti, faccio sopralluoghi in zona: tutto vero. La segnaletica per la nuova viabilità continua a essere confusionaria e pericolosa. Sono cambiati i sensi unici ma non i segnali stradali. Sulla Portuense un grosso cartello continua a indicare quattro entrate per Focene, peccato che due di queste (via dei Polpi e via delle Patelle) presentino poi un altro cartello: divieto d’accesso. Nemmeno a dirlo: decine e decine di automobilisti, soprattutto romani, imboccano contro mano le strade con i pericoli che tutti possiamo immaginare. Non va meglio all’interno di Focene dove ci sono cartelli che ti indicano la svolta a sinistra per poi accorgersi che quella strada che hai appena imboccato è senso unico al contrario e si finisce per andare contromano. Va bene che la nuova viabilità a come c’è stato riferito è sperimentale, ma almeno modificare la segnaletica, questo mi sembra il minimo. Non va meglio sul fronte rifiuti. Anche questa mattina erano accatastati ai bordi dei piccoli cestini cumuli di immondizia. Uno spettacolo desolante che purtroppo si ripete un po’ ovunque (Aranova questa mattina è di nuovo in emergenza). Sul lungomare di Focene ho contato almeno sei mini-discariche in meno di cinquecento metri, tutte all’imboccatura del mare, davvero troppo. La politica ha completamente abbandonato Focene. Viabilità al collasso, rifiuti ovunque, l’ampliamento dell’istituto scolastico inaugurato e oggi fermo senza sapere i motivi. Chi doveva difendere questa località oggi latita, evidentemente a causa di logiche partitiche e politiche che nulla hanno a che fare con il mondo associativo e con la missione che il mondo civico ha nel suo dna: stare dalla parte dei cittadini e difendere i loro interessi. D’altronde la continua esclusione della città dalle scelte amministrative, in questo caso Focene per quanto riguarda la nuova viabilità come segnalato anche da tanti cittadini e associazioni, continua a essere una routine. Mi chiedo però che fine abbiano fatto quegli ideali e quei valori ascoltavo in campagna elettorale. Forse sono stati azzittiti da logiche che poco hanno a che fare con il rilancio di Focene?”