In pochi minuti si è scatenato l’inferno nell’aeroporto di Ft Lauderdale, in Florida, quando un killer – poi arrestato – ha aperto il fuoco nell’area della consegna bagagli nel terminal 2,  uccidendo cinque persone e ferendone otto. L’aeroporto di Ft Lauderdale è il 21esimo più attivo negli Stati Uniti e serve 21 diverse compagnie aeree. Nel mese di novembre quasi 2,5 milioni di persone sono passate per lo scalo. Ma seppure la situazione sia tornata relativamente tranquilla dopo l’arresto del killer, Esteban Santiago (un ispanico del new Jersey), l’autorità federale per la sicurezza aeroportuale (Tsa), ha lanciato un allarme via twitter, parlando di uno “sparatore attivo” e annunciando la chiusura dello scalo, alludendo alla presenza di un secondo attentatore, Circostanza però ne confermata – ma nemmeno smentita – dallo sceriffo Scott Israel, nel corso della conferenza stampa convocato dopo il fermo di Santiago. “La scena del crimine è ancora attiva e la situazione è fluida”, si sarebbe limitato ad affermare lo sceriffo. A far scattare l’allarme diversi testimoni, che hanno raccontato di aver udito nitidamente altri colpi d’arma da fuoco sparati in un parcheggio multipiano poco lontano dallo stesso terminal 2, dopo che il primo killer era già stato bloccato. Fox News, ha intanto riferito che l’uomo di origini ispaniche arrestato dagli agenti, è stato descritto come magro e con i capelli scuri dall’apparente età di circa trent’anni. Indossava una t-shirt di Star Wars e avrebbe ucciso mirando direttamente alla testa delle sue vittime. Poi, finiti i colpi, si sarebbe seduto e avrebbe atteso la polizia. “Sto seguendo la terribile situazione in Florida. Ho appena parlato con il governatore Scott. Pensieri e preghiere per tutti. Restate al sicuro”, ha twittato il presidente eletto Donald Trump appresa la terribile notizia.

M.