“Dopo il vincolo idrogeologico, il vincolo di esondazione e il vincolo ambientale, ecco il rischio Co2. Ci mancava. Il nuovo studio sul gas nel sottosuolo dellIsola Sacra e Fiumicino è lennesimo bluff di una lobby regionale che da 20 anni tiene ostaggio il nostro Comune e si diverte a sabotare il nostro Piano Regolatore. Qualcuno aveva annunciato larrivo di questa cartografia come una manna dal cielo per la definizione dei B4A. Non è così e oggi, ancora una volta, ci ritroviamo con una Regione che, nascondendosi dietro la tecnocrazia, suddivide le aree di questa città facendo figli e figliastri”. Lo dichiara in una nota il consigliere comunale di opposizione a Fiumicino Giuseppe Picciano, della lista civica Destinazione Futuro. “Tre lettere: la A per definire le zone senza alcun tipo di pericolo, la B con limiti strutturali castranti per le aree e per le costruzioni, e la C zona con parere sospeso in attesa di giudizio, ma comunque al momento inedificabile. Scherzo del destino le grandi urbanizzazioni che hanno tagliato fuori i piccoli imprenditori locali non vengono sfiorate dal vincolo Co2, mentre parte dei lotti acquistati o di proprietà delle famiglie del nostro territorio tutte in zona B o C. Guarda un po che coincidenza – prosegue Picciano – E ora? E chi ha già costruito in zona C che la Regione Lazio ci dice essere altamente pericolosa? Prevedono di sgomberare una parte importante di Isola Sacra e Fiumicino? E le scuole che ricadono in zona C? Secondo questi scienziati cosa dovremmo fare, chiuderle? Installare sonde permanenti? O vivere con la paura per i nostri figli? E ancora: chi si ritrova con una licenza rilasciata e lavori corso in zona C: si fermeranno cantieri, non si darà lagibilità, o tutto rimarrà ancora sospeso nel limbo? Ci troviamo davanti lennesima ingerenza che tenta di destabilizzare il nostro Piano Regolatore e rimandare ancora una volta la definizione dei piani. La politica oggi ha il dovere, senza spaccature, divisioni o condizionamenti da parte dei poteri romani, di intervenire a sostegno della città e di tutte quelle famiglie che rischiano, nuovamente, di essere strangolate dai soliti interessi che aleggiano sopra questo Comune”.