I consiglieri comunali di opposizione Mauro Gonnelli e Giovanna Onorati, in seguito alle parole del commissario Arsial Antonio Rosati, che in un incontro pubblico con la cittadinanza alla presenza del sindaco Montino, lo scorso 18 Marzo a Tragliatella, ha sottolineato la non esigibilità delle bollette Arsial per la località di Tragliatella, si fanno portavoci dei comitati e delle associazioni del territorio, chiedendo un atto ufficiale dell’Arsial che confermi le parole del commissario Rosati.
Per far ciò, i due hanno protocollato questa mattina un ordine del giorno nel quale si impegna il sindaco Esterino Montino a “farsi garante nei confronti dell’Arsial e ottenere un documento che attesti la non esigibilità delle bollette dell’acqua di Tragliatella”. Il documento impegna inoltre il primo cittadino del PD “a includere in questo elenco anche i residenti di Testa di Lepre, in particolare di via Mario Giovagnoli, a ottenere un fondo che risarcisca i residenti di Tragliatella e di via Mario Giovangoli a Testa di Lepre che hanno pagato bollette dell’acqua non esigibili”. Infine, altra misura importante da adottare, quella di “attivare tutte le azioni possibili e le procedure necessarie affinché gli acquedotti ex rurali Arsial, con particolare riferimento a quello nuovo di Testa di Lepre, vengano consegnati per la gestione all’ ATO di competenza”. “Poiché le dichiarazioni del commissario Arsial, Antonio Rosati spiegano i consiglieri Gonnelli e Onorati , come giustamente hanno fatto notare diverse associazioni e comitati, non hanno ancora alcun riscontro ufficiale, è necessario che il sindaco si faccia garante nei confronti dell’ente assicurando ai residenti che non pagando le bollette non ci si ritrovi con more da dover pagare. Chiediamo inoltre al sindaco di farsi portavoce delle richieste della zona e sbloccare un fondo per risarcire chi quelle bollette le ha pagate negli ultimi due anni. E che vengano inseriti nella lista anche i residenti di via Mario Giovagnoli a Testa di Lepre costretti a lunghi periodi senza acqua corrente per i continui guasti alle condutture dell’acquedotto”.