Home ATTUALITÀ Fitto al Parlamento Ue: “Non rappresento un partito, impegnato per Europa”

    Fitto al Parlamento Ue: “Non rappresento un partito, impegnato per Europa”

    (Adnkronos) – Come prossimo commissario europeo “non rappresento un partito, non rappresento un Paese. Confermo il mio impegno per l’Europa”. Lo sottolinea il vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione Europea Raffaele Fitto, aprendo il suo discorso in audizione in commissione Regi del Parlamento europeo a Bruxelles. L’Europa è “la nostra casa, unita nella diversità” e l’impegno è “lavorare insieme per il futuro del nostro continente”, aggiunge. 

     

    Rispondendo a Marcos Ros Sempere, coordinatore S&D nella Regi (Psoe, Spagna), che gli chiedeva di impegnarsi per un rafforzamento della politica di coesione, Fitto poi conferma: “Non ho alcuna difficoltà a prendere l’impegno con tutti quanti voi, rispetto al percorso da portare avanti, che punti a un rafforzamento della politica di coesione all’interno del futuro bilancio dell’Unione Europea. Per fare questo abbiamo bisogno di lavorare insieme”. 

    La politica di coesione della prossima Commissione Europea, spiega, sarà “focalizzata” sulle “isole, sulle regioni remote e sulle aree rurali”, oltre che sulle aree urbane. “E’ molto importante – continua – lavorare per un ruolo centrale dei territori, perché solo guardando le specificità possiamo comprendere quanto siano necessarie le scelte da mettere in campo. La politica di coesione deve dare risposte a queste nuove domande. Penso che insieme si possa fare un ottimo lavoro in questa direzione”. “Se sarò confermato” vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, promette quindi, “mi metterò immediatamente al lavoro per aiutare la regione di Valencia”, colpita dalle alluvioni nelle scorse settimane come conseguenza della ‘goccia fredda’.  

     

    I voti di astensione di Fratelli d’Italia nel Parlamento Europeo su Next Generation Eu nel 2020 e 2021 riflettevano “una posizione di attesa”, ma “dopo l’esperienza fatta da ministro degli Affari Europei” con delega al Pnrr, “se dovessi votare domani mattina, quell’astensione sarebbe un voto favorevole”, sottolinea Fitto, rispondendo all’eurodeputata del M5S Valentina Palmisano. 

     

    All’eurodeputato dei Verdi Vladimir Prebilic, che si era detto “stupito” dall’impegno da lui preso “per il progetto europeo”, visto che come Fratelli d’Italia “avete votato contro diverse risoluzioni su Polonia e Ungheria” per la tutela dello Stato di diritto, Fitto risponde poi che “oggi sono qui per rappresentare la Commissione Europea: al dialogo sullo Stato di diritto, che è assegnato al Consiglio Affari Generali, da ministro degli Affari Europei ho partecipato, incontrando Vera Jourova e Didier Reynders. L’Italia ha dato un contributo positivo al dibattito. Lo Stato di diritto è un valore fondante. Le previsioni della Carta dei diritti fondamentali, dei trattati e tutti gli strumenti di attuazione dello Stato di diritto mi vedono assolutamente d’accordo. Prendo l’impegno a lavorare per l’attuazione di queste disposizioni”.  

    Prebilic gli ha fatto presente che nelle risposte scritte non aveva citato Fratelli d’Italia. Fitto ha risposto di aver “citato la Dc, che è stato il mio primo partito” perché la sua carriera politica è stata molto lunga e “avrei riempito molte pagine per descrivere gli altri passaggi”. “Sono qui – ha rimarcato – anche perché il mio governo, guidato da Giorgia Meloni, mi ha proposto. Io ne sono orgoglioso e lo sottolineo”. 

    All’eurodeputata olandese dei Democraten 66 (Renew) Raquel Garcia Hermida Van der Walle, che gli chiedeva se si impegnerà per applicare nella politica di coesione il meccanismo di condizionalità che protegge i fondi Ue dalle violazioni dello Stato di diritto, Fitto ha risposto ricordando di aver partecipato in “diverse occasioni al dialogo in Consiglio Affari Generali sullo stato di diritto. Potrà su documenti ufficiali andare a verificare qual è stata la posizione che io in rappresentanza del mio governo ho assunto in quella circostanza. Se poi, invece, la domanda precisa è, per essere chiari, qual è il mio pensiero sullo Stato di diritto, io le dico che l’articolo due del Trattato, che prevede che lo Stato di diritto è un valore fondante dell’Unione Europea, per quanto mi riguarda è un punto essenziale e fondamentale del mio impegno europeo”.