(Adnkronos) – Continua il percorso di sostenibilità che Findus porta avanti da anni e di cui Capitan Findus si fa promotore con il programma ‘Fish For Good, per il futuro degli oceani’, un vero e proprio manifesto articolato su tre pilastri: garantire una filiera responsabile e trasparente (il 98% delle materie prime ittiche proviene oggi da pesca sostenibile certificata Msc e acquacoltura Asc, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro la fine del 2025), prendersi cura attivamente dell’oceano con progetti tangibili e avere a cuore la salvaguardia dell’ambiente (il 98% degli imballaggi oggi è riciclabile e per tutte le scatole di cartone prodotte si utilizza carta proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, come da certificazioni Pefc e Fsc).
Tre le attività messe in campo, Findus, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, ricorda il sostegno alla campagna PlasticLess di Lifegate che ha portato l’azienda ad ‘adottare’, garantendone il corretto funzionamento e la manutenzione, 10 Seabin, cestini mangia-rifiuti, in tutta Italia. In due anni sono stati raccolti oltre 12.500 kg di rifiuti, pari al peso di circa 840mila bottiglie da 0,5L. I Seabin sono collocati lungo tutta la penisola, dalla Puglia (Brindisi), risalendo nel Lazio (Gaeta), in Toscana (a Viareggio, sull’Isola d’Elba e di Capraia), Emilia-Romagna (Marina di Ravenna, Cattolica, Cesenatico), Veneto (Venezia) e Liguria (Porto Venere). Un impegno sottolineato anche dalla recente partnership con Ogyre, la prima piattaforma globale di Fishing for Litter per raccogliere rifiuti marini grazie al supporto dei pescatori.
“Quello dell’inquinamento marino è un problema di cruciale importanza che come azienda, attraverso progetti e azioni concrete, cerchiamo di affrontare da anni provando a fare la nostra parte. Per questo da due anni sosteniamo la campagna PlasticLess di Lifegate e abbiamo stretto quest’anno una partnership con Ogyre – commenta Manuel Rubini, Marketing Manager Findus – Centrali nel nostro programma sono inoltre attività volte a sensibilizzare i consumatori di oggi e di domani”.
La collaborazione avviata quest’anno con Ogyre, la prima piattaforma globale di Fishing for Litter, ha l’obiettivo di raccogliere in 12 mesi 6.000 kg di rifiuti: al momento ne sono stati raccolti oltre 5.000 kg. La partnership con Ogyre prevede anche un progetto di ricerca scientifica, sviluppato insieme all’ente scientifico Pm_Ten. A partire da un’approfondita classificazione di rifiuti accidentalmente pescati durante le attività di Fishing for Litter portate avanti presso il porto di Santa Margherita Ligure dai pescatori Ogyre in collaborazione con Findus, lo studio individuerà alcune categorie di rifiuti maggiormente rappresentative, per i quali verranno delineati scenari di trasformazione e riuso che considerino il loro utilizzo alternativo e opzioni di recupero/riuso, in linea con i principi dell’economia circolare.
L’attività di Fishing for Litter è il cuore dell’attività di Ogyre, resa possibile grazie alla sua flotta di 74 pescatori, distribuiti tra Italia (Santa Margherita Ligure, Cesenatico e Teulada in Sardegna), Bali (Benoa) e Brasile (Guanabara Bay), che si occupano della raccolta e del corretto smaltimento dei marine litters, in ottica di riciclo e rigenerazione.