L’ha definita come un “un nuovo patto fiscale per l’Italia” la nuova riforma, la premier Giorgia Meloni, intervenendo stamane in un videomessaggio registrato in occasione degli Stati Generali dei commercialisti, in corso nella Capitale.
Dopo aver invitato i presenti a collaborare, il presidente del Consiglio ha spiegato che si tratta di “Una riforma che l’Italia aspettava da 50 anni e che noi consideriamo fondamentale per rilanciare la crescita e creare un rapporto completamente nuovo tra lo Stato e il contribuente, un rapporto di fiducia, semplificando gli adempimenti e assicurando maggiori garanzie contro un Fisco che troppo spesso è sembrato vessatorio“.
Entrando quindi nello specifico, la premier ha rimarcato che “Sono tanti gli obiettivi che ci prefiggiamo con questa riforma: ridurre il carico fiscale; premiare chi produce e lavora di più con una tassa piatta agevolata sugli incrementi di salario; sostenere chi investe e assume in Italia secondo il principio ‘più assumi, meno tasse paghi’, cioè più è alta l’incidenza di lavoro, di manodopera, in rapporto al fatturato e meno tassi devi allo Stato, perché più lavori crei e più aiuti lo Stato; e poi scrivere regole contabili chiare e certe per liberare le migliori energie della nostra Nazione e rendere più attrattiva l’Italia a livello internazionale per chi vuole investire e produrre in Italia“. Certo, ha poi aggiunto, “è un programma ambizioso però come si sa la determinazione non ci manca. E ci auguriamo di continuare a vedervi al nostro fianco in questo percorso, così come avete fatto finora. Mi riferisco ai tanti contributi che avete proposto e che in molta parte sono stati accolti“.
Ad esempio, ha continuato la Meloni, “Penso alla sospensione nel mese di agosto dell’invio degli atti di accertamento e allo spostamento dei termini di versamento che ricadevano nel periodo di pausa feriale in modo da rendere più sereno il rapporto tra Fisco, contribuenti e consulenti. Ricordo anche il graduale superamento dell’Irap per le associazioni tra professionisti così da dare un forte impulso alle aggregazioni professionali. Penso infine alla necessità di garantire una migliore proporzionalità del sistema sanzionatorio tributario per costruire un fisco più equo e capace di mettere, soprattutto chi è più in difficoltà, nelle condizioni di adempiere ai pagamenti senza ingiuste onerosità“.
Tuttavia, ha tenuto a precisare il capo del governo, “Il cammino per dare piena e concreta attuazione alla delega fiscale è solo all’inizio. C’è tanto lavoro da fare, ma sono certa che potremo contare sul vostro prezioso contributo. I professionisti hanno tutte le competenze necessarie per aiutare il decisore politico, affiancarlo nella definizione di norme spesso molto tecniche e nel processo di semplificazione della burocrazia, dove possibile, perché anche questo va fatto“.
Max