Home ATTUALITÀ Finto funerale davanti impianto Ama a Rocca Cencia: “Basta rifiuti, bonificateci”

    Finto funerale davanti impianto Ama a Rocca Cencia: “Basta rifiuti, bonificateci”

    Bara e corteo con tanto di rintocco di campane. Un finto funerale è andato in scena ieri sera davanti all’impianto Ama di Rocca Cencia dove un gruppo di cittadini ha protestato al grido “Basta rifiuti a Rocca Cencia, bonificateci”. I manifestanti, molti a volto coperto, hanno portato una bara con una croce sopra davanti ai cancelli del sito in segno di protesta in vista del Giubileo contro un possibile aumento dei rifiuti e dei rischi per la salute dei residenti. Già nelle scorse settimane altri blitz, con il tentativo di bloccare i camion in entrata nell’impianto.

    Finto funerale davanti impianto a Rocca Cencia, Ama: “Atto di minaccia, già denunciato”

    Per Ama il finto funerale è un “atto di minaccia rivolto ai responsabili della struttura. Si tratta di un accadimento gravissimo che la società ha già denunciato alle Autorità competenti“.  “Davanti ad una evidente escalation dei toni e delle condotte, – dichiara il presidente di Ama Bruno Manzi – chiediamo a tutte le Istituzioni competenti l’impegno affinché continuino ad essere garantite le condizioni per la gestione delle attività della struttura e che l’azienda e i suoi lavoratori possano proseguire ad operare nel territorio con la massima sicurezza e serenità”.

    “Per parte sua Ama, anche a Rocca Cencia, implementerà il suo impegno nel processo in atto di miglioramento strutturale dei servizi di pulizia e di igiene urbana per Roma e nel rigettare ogni atto intimidatorio, esprime la più profonda solidarietà ai responsabili della struttura, assicurando ogni supporto all’incolumità dei propri dipendenti” conclude Manzi.

    Alfonsi: “Si abbassino i toni sul destino dell’ex Tmb”

    Dopo la denuncia di Ama è arrivata la condanna dell’assessore capitolino all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi alla “protesta che ha visto mettere in scena il ‘funerale’ del territorio con tanto di bara e campane a morto. Il gesto, rivendicato da alcuni Comitati del VI Municipio, – prosegue Alfonsi – supera la legittima protesta e alza inutilmente la tensione su una vicenda complessa che riguarda un impianto fondamentale per la gestione dei rifiuti di Roma e non necessita di strumentalizzazioni di nessun genere”.

    “Invito tutti a prendere le distanze da manifestazioni di questo tipo e a promuovere il dialogo nelle sedi preposte. L’interlocuzione con i cittadini è stata costante in questi mesi, e anche sulla base di questo confronto, Ama ha programmato investimenti volti a ridurre, se non eliminare, le cause del disagio che la presenza dell’impianto di trattamento dei rifiuti causa al quadrante. Non è con questi gesti simbolici che si risolvono i problemi, ma con il confronto tra tutti i livelli dell’amministrazione e i cittadini, attenzione e confronto che fino ad oggi non sono mai mancati” conclude Alfonsi.