(Adnkronos) –
Round d’investimento di grandi dimensioni, tassi di crescita elevati, raccolto di settore insuperato. Il 2
021 ha confermato la crescita esponenziale del FinTech come emerge dal nuovo report Analisi di mercato: sistemi di pagamento realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor italiano per aumenti di capitale e operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi. Stando all’analisi il settore FinTech nel 2021 ha staccato a livello globale un valore transato di 7.528,8 miliardi di euro, con un Cagr atteso 2020-2025 del 15,3%. In questo quadro, il primo settore per crescita è il Personal Finance (22,8%), seguito da Digital Payments (14%), Alternative Finance (10,2%) e Alternative Lending (6,6%). Il fatturato totale si attesta così a 143 miliardi e gli investimenti raccolti a 121,5 miliardi nel 2020.
In particolare, nel 2021, il mercato dei Digital Payments ha registrato un valore di transato per un totale di 5.921,5 miliardi di euro e, secondo la ricerca di Growth Capital, raggiungerà i 9.318,5 miliardi nel 2025. I pagamenti peer-to-peer (senza sottostanti transazioni commerciali) ammontano a 1.964 miliardi nel 2021 e si prevede raggiungano i 9.259 miliardi nel 2030 (Cagr 2020-2030 del 17,3%). Secondo i dati analizzati da Growth Capital, sono le startup FinTech ad aver chiuso i più grandi round italiani del 2021: basti citare Soldo (153 milioni euro), Scalapay (132 milioni euro) e Satispay (93 milioni euro). Secondo gli analisti è ottimo anche l’inizio del 2022 con sei i round con size maggiore di 1 milione di euro nei primi due mesi del nuovo anno.
Le sei startup hanno raccolto più di 255 milioni di euro guidate dal Serie B da 188,1 milioni di euro di Scalapay
di fine febbraio e il Serie D di Moneyfarm da 53 milioni di euro a fine gennaio. “L’Italia presenta un ecosistema FinTech a grande potenziale per quanto ancora parzialmente acerbo” commenta Andrea Casati, Vice-President di Growth Capital. “I dati che abbiamo raccolto – osserva- ci mostrano però tre direzioni di crescita e innovazione per trainare in avanti il settore: prelievi e versamenti, pagamenti digitali, e servizi bancari digitali”. Dalla ricerca emerge anche che in Italia il 51% della popolazione utilizza attivamente servizi FinTech e il 68% è identificato come conoscitore passivo, il doppio rispetto alle rilevazioni del 2015 (35%). Considerando la sola popolazione digitale – ovvero chi ha utilizzato internet durante gli ultimi 30 giorni – il dato di penetrazione del FinTech nel Belpaese si mostra invece particolarmente positivo, toccando l’87% e posizionando l’Italia come primo Paese in Europa. “E’ un dato di fondamentale importanza per indirizzare le banche di stampo tradizionale nella competizione con le NeoBank, o banche online” taglia corto Andrea Casati.