Quando si dice l’assurdo: abbiamo passato mesi di lockdown, ‘rosicato’ per le restrizioni, per i ‘colori’ delle regioni e, ancora oggi contestiamo il coprifuoco. Poi, come per incanto, basta un ‘banale evento calcistico’ (perché di questo parliamo, non certo della ‘fine della guerra’).
Insomma, è bastato lo scudetto per dare via il ‘libera’ agli assembramenti senza mascherine, caroselli con auto e moto, urla, canti, balli nelle strade e (seguendo le raccomandazioni ufficiali), quanto di più ‘contagioso’ possibile. Come tutti sapranno l’Inter ha vinto con largo anticipo il campionato di calcio, dopo 11 ani di ‘digiuno’. Un risultato prevedibile o, qualora l’Atalanta non avesse vinto, da posticipare alla prossima settimana ma, in linea di massima, parliamo di una ‘festa’ comunque sicura. Dunque, in quanto tale, sarebbe stato opportuno, per tempo, organizzare, pianificare una serie di accorgimenti per evitare quanto accaduto ieri a Milano. Che poi fatalità, parliamo di una città che, fino a una settimana fa, ha continuato a ‘viaggiare’ ad una media di oltre 2mila nuovi contagi al giorno. Sarebbe già bastato ‘confinare’ i festeggiamenti – controllandoli – all’interno dello Stadio, dicendo le varie piazze cittadine – con mega schermi – in altrettante aree ugualmente disciplinate.
Fontana: “Tali situazioni sono un po’ pericolose. Speriamo che arrivi prima la vaccinazione”
Ma a quanto pare, l’attenta amministrazione locale in primis, e la Regione a seguire, non hanno preso seriamente tale situazione, minimizzando. Il governatore ha infatti commentato l’accaduto limitandosi ad affermare “Speriamo che situazioni di questo genere non abbiano determinato nessuna conseguenza e speriamo che in futuro si evitino ulteriori scene di questo genere, perché onestamente rischiano di essere un po’ pericolose. Speriamo che arrivi prima la vaccinazione”. Del resto, ha aggiunto Fontana, “Eventi simili era probabile che si potessero verificare. L’importante è che non si verifichino più. Bisogna fare anche affidamento e chiedere alle persone il rispetto delle misure di sicurezza”.
Fontana anziché chiedere scusa per l’accaduto, la butta sul campanilismo: “Forza Lombardia!”
Dunque, dopo aver affermato “mi auguro e spero che non aumentino i contagi, ma questo lo potremo dire tra due settimane”, il governatore l’ha buttata sull’orgoglio cittadino, parlando da tifoso e non da amministratore: “Sono contento che abbia vinto l’Inter, perché comunque ha vinto una squadra lombarda. E anche un segno della grande ripartenza che la Lombardia sta dimostrando di avere, quindi mi fa piacere”. Quindi, senza nemmeno chieder scusa ai cittadini non tifosi, trovatitisi ‘prigionieri’ dalla ‘torcida nero-azzurra’, il governatore ha aggiunto, “Anche il Milan e l’Atalanta in Champions League sarebbe il top, comunque la Lombardia è sempre forte”. Assurdo…
Max