Quando mancano un paio di giorni alla storica ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana, da ‘S.I.A.M.O. Esercito’ (il Sindacato italiano Autonomo Militare Organizzato), ci è stato inviato un comunicato, che volentieri pubblichiamo:
“Abbiamo appreso, con sommo rammarico che nessuna delle associazioni professionali a carattere sindacale legittimamente riconosciute sia stata invitata a presenziare ufficialmente alla canonica parata militare del 2 giugno a Roma”, esordisce subito con evidente amarezza la sigla sindacale del personale militare. Dunque, prosegue la nota, “Riteniamo che questo sia una grave mancanza, che non tiene conto del ruolo fondamentale che queste organizzazioni sono in procinto di svolgere all’interno delle Forze Armate. Gli attuali tempi di crisi economica e sociale richiedono una maggiore collaborazione tra le istituzioni e le organizzazioni sindacali, al fine di trovare soluzioni condivise e sostenibili per i problemi che affliggono il nostro Paese”.
“Inoltre – prosegue il comunicato – le associazioni sindacali a carattere militare sono ormai riconosciute dalla legge come interlocutori naturali per il mondo del lavoro, oltre che essere di imminente operatività. A nostro avviso escluderle dalla presenza alla parata militare potrebbe essere anche interpretato come un segnale di mancata apertura verso queste legittime associazioni con le quali, inevitabilmente, l’Amministrazione Difesa dovrà colloquiare e confrontarsi. Inoltre, le associazioni sindacali hanno un ruolo importante nella promozione dei diritti dei lavoratori, nella tutela della sicurezza e della salute sul lavoro e nella lotta contro la discriminazione e le disuguaglianze. La loro partecipazione alle parate militari sarebbe stata un’opportunità importante per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste questioni”.
Dunque, conclude la nota del SIAMO Esercito, “Chiediamo pertanto alle autorità politiche a ciò preposte di rivedere questa decisione e di invitare le associazioni sindacali a presenziare alla prossima parata militare del 2 giugno. Siamo convinti che solo attraverso la collaborazione e il dialogo possiamo costruire una società più giusta e inclusiva per tutti i cittadini italiani con le stellette”.
Max