Il Comitato Pendolari Roma Nord comunica in una nota il proprio “sconcerto di fronte alla chiusura della ferrovia tra Maccarese e Ladispoli prevista tra il 30 ottobre, mercoledì, ed il 2 novembre, sabato”, chiusura non ancora ufficialmente comunicata ma i cui effetti sono già visibili sugli orari online di Trenitalia.
“Non sappiamo” è scritto nella nota “quali siano stati i livelli di condivisione con i Comuni del provvedimento, né quali possibilità di “mitigazione del danno” siano state prese in considerazione, come la possibilità di riaprire nei giorni di interruzione la stazione di Palo Laziale o di effettuare un servizio a spola nella tratta non interessata dalla sostituzione del ponte, ma lo sconcerto di tutti i pendolari, che si chiedono se la decisione di chiudere la ferrovia di mercoledì e riaprirla di domenica provenga da logiche di bilancio di RFI che con il suo attivo appena dichiarato sembra non averne bisogno, da timori sulla durata effettiva di esecuzione o da cos’altro, è anche quello del direttivo del Comitato. Confidiamo inoltre in una taratura opportuna degli autoservizi sostitutivi sui quali anche fin qui abbiamo sentito, oltre alla generica dichiarazione di disponibilità di Trenitalia, solo voci confuse”.
“Stiamo facendo pressione, in sintonia con l’Osservatorio Regionale sui Trasporti, sulla Regione” aggiunge il presidente Andrea Ricci “ed i nostri comitati locali stanno facendo altrettanto con le rispettive amministrazioni comunali, affinché intervengano per rimandare di un giorno l’inizio dei lavori e così incidere su un giorno lavorativo e scolastico in meno. Inoltre abbiamo chiesto in particolare al Comune di Fiumicino di studiare delle soluzioni tampone sulla viabilità adiacente alla stazione di Maccarese, dato il prevedibile afflusso aggiuntivo di persone che decideranno di raggiungere in auto questa stazione dal bacino di utenza di quelle della tratta interrotta, in una situazione già ultrasatura come disponibilità di parcheggi. Confidiamo che il buon senso e la cura degli amministratori pubblici portino a privilegiare gli interessi di chi si deve muovere rispetto a qualsiasi altra considerazione”