(Adnkronos) – “E’ stata una bella sfida. Per me si è trattato di una doppia vittoria, perché ho vinto all’uninominale ma sono stata eletta anche nel proporzionale. E’ stato un grande successo per FdI, successo dovuto a quella linea di coerenza e lealtà nei confronti degli elettori, sia a livello nazionale che a livello territoriale; territori che hanno risposto rispetto a questo impegno, che non è mai venuto meno, e alla volontà di avere un governo politico a guida Meloni. Credo che Giorgia abbia segnato la differenza anche per la coerenza, la preparazione e il modo di affrontare, con le sue ricette, quello che è sicuramente un momento drammatico per il Paese e per il Mezzogiorno d’Italia, dove non a caso si è registrato un astensionismo maggiore”. Così Wanda Ferro, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia in Calabria eletta alla Camera dei deputati, commenta con l’AdnKronos l’esito del voto del 25 settembre.
“Si annunciano tempeste – osserva Ferro -, ma eravamo coscienti della situazione. Parliamo di 40 miliardi di euro che mancano all’appello, di una stima di 582mila posti di lavoro a rischio. Ci vorrà, dunque, un governo che abbia un importante profilo politico e istituzionale, con le ricette che abbiamo sempre portato avanti e puntando a segnare la differenza rispetto al passato in tema di riforme, facendolo con un ampio dibattito e ascoltando anche l’altra parte, perché, benché i numeri oggi ci diano certezze e sicurezza di poter andare avanti, noi non utilizzeremo prove muscolari ma un mezzo totalmente diverso, soprattutto per quanto riguarda le riforme. E penso al presidenzialismo o ad altre riforme fondamentali per il percorso di questi cinque anni. Insomma, non andremo avanti con l’ottusità di chi deve mostrare i muscoli sempre e comunque, quello non ci appartiene”.
Wanda Ferro si sofferma, poi, su quelli che molti ritengono sia il “pericolo fascista” e sui diritti civili, che per qualcuno sarebbero a rischio con l’arrivo della destra al governo: “E stato un tormentone di tutta la campagna elettorale. La gente non sa come pagare la bolletta e si parlava di fascismo, nonostante non ci sia nessun pericolo, nessun nesso, nessun collegamento con la storia politica e personale di Giorgia Meloni, anche per un fatto anagrafico, diciamo. Ma a prescindere da questo, il pericolo fascista è un’arma di ‘distrazione di massa’ da cui la gente non si è lasciata distrarre. C’è stato una sola arma che ha distratto, il reddito di cittadinanza”.
Quanto ai diritti civili, Ferro sottolinea: “Anche su quello, penso alla 194, abbiamo più volte chiarito la nostra posizione, che è quella di applicare la legge per come era nata, attraverso quella prima fase che deve essere di prevenzione per chi decidesse di tenere il bambino, e magari non avesse gli strumenti e le possibilità per farlo, con uno Stato che l’affianchi in questa scelta. Scelta che è libera e appartiene alla donna, nessuno la vuole modificare, nessuno ha mai pensato di cancellare la legge 194”.
Soffermandosi ancora sui diritti, Ferro aggiunge: “Hanno sempre parlato di diritti e quasi mai di doveri, cosa che ogni tanto bisogna tornare a fare, ma lo hanno fatto come un grimaldello per parlare di un pericolo nefasto di chi arriva e vuole stravolgere le cose. Per noi ci sono tanti diritti che vanno messi in campo e tutelati, e tanti altri diritti che riportino l’Italia a quella consapevolezza di un Paese che fonda su molti temi la sua storia. Insomma, si tratta di allarmi ingiustificati al mille per mille”.
Infine, sulle tensioni che ci sarebbero con Matteo Salvini dopo il netto calo della Lega alle elezioni e l’ipotesi che, alla lunga, possano terremotare la maggioranza di centrodestra, Wanda Ferro è netta: “Non credo ci sia il questo rischio, per più di un motivo. Il popolo sovrano, unico potere che riconosciamo, ha dato un’indicazione, ha fatto una scelta, dando allo stesso tempo un segnale agli alleati, che probabilmente non sono stati erosi da noi ma da scelte sbagliate, come quella di rimanere in alcuni governi dove c’era una maggioranza distante rispetto a grandi temi del Paese, e questo ha finito per creare qualche problema a questi partiti. E chiaro che se si sta in una maggioranza poi si devono mettere da parte quelli che sono i grandi temi e le promesse fatte agli italiani per compiere scelte che appartengono ad altri schieramenti e ad altre forze politiche”.
“Credo – prosegue Ferro – che questo sia stato il grande problema. Quindi confido, perché sarebbe un altro errore, che non ci saranno assolutamente tensioni nella maggioranza, anzi, auspico che non sia così e sono certa non sarà così, perché questa volta gli italiani non lo capirebbero. Al centrodestra è stata consegnata una grande responsabilità, a Fratelli d’Italia quella di portare avanti il Paese con la leadership, perché è stato il partito più votato, e credo che oggi, se si vuole dare un’importante lezione a se stessi e alla politica, occorre dimostrare quel senso di lealtà che la politica stessa deve avere sempre. Noi ci siamo presentati con questa compagine e con questa compagine andremo a governare. Magari si tratta più dell’auspicio di qualche di detrattore piuttosto che di qualche avversario, voglio pensare, e non di un problema reale, perché sarebbe incomprensibile non solo a noi ma agli stessi elettori di quei partiti”.