Il cibo è la felicità.
Una ricerca, tra le tante sul rapporto alimentazione-benessere, è stata condotta dai ricercatori dell’Università inglese di Warwick, in collaborazione con l’Università di Queensland, in Australia. Ha suggerito che il nutrirsi di frutta e verdura più volte al giorno stimola l’ormone della felicità e non soltanto.
La ricerca ha seguito per due anni 12.385 persone che sono state invitate a tenere un diario alimentare e ad annotare anche e soprattutto il loro umore. Il risultato è stato che le persone, che hanno iniziato a mangiare 8 porzioni di frutta e verdura al giorno, hanno sperimentato un aumento della soddisfazione di vivere. E l’aumento era superiore in base all’introduzione di porzioni in più.
Gli studiosi ipotizzano che il motivo sia l’assunzione di carotenoidi, che danno alla frutta e agli ortaggi i loro colori.
Probabilmente però è anche l’incremento dei vegetariani e dei vegani o, semplicemente, degli attenti alla nutrizione che ci conferma che siamo veramente ciò che mangiamo.
Oggi c’è più conoscenza e più consapevolezza nel settore alimentare e nel giardino dei cosiddetti salutisti, oltre che dei ricercatori,cresce sempre, di giorno in giorno, qualche buona novità.
Dai succhi e i centrifugati agli smoothie, dalla verdura e la frutta secca alle alghe, dai cereali quali il farro, la quinoa, il grano saraceno al conosciutissimo riso e così via alla vita sana.
Ed è proprio nell’apparato digerente che la serotonina, un neurotrasmettitore presente nel sistema nervoso centrale e nel tratto gastro-intestinale, regola la digestione. E’ coinvolta in numerose e importanti funzioni biologiche: ciclo sonno-veglia, senso di fame-sazietà, umore, desiderio sessuale e peristalsi.
Ma oltre la serotonina entra in gioco il triptofano, aminoacido essenziale poiché il corpo non è in grado di sintetizzarlo e per questo è necessario introdurlo con l’alimentazione.
E’ proprio questo aminoacido a favorire la produzione della serotonina, l’ormone della felicità. Il triptofano, quello buono e che veramente aumenta il livello della serotonina, abbonda nella spirulina, nei semi di soia, semi di girasole, cacao, patate, banane, riso, cereali integrali, verdure a foglia verde, noci e mandorle. Ma non è così semplice e non è tutto qui.
C’è un’altra molecola che è la niacina, conosciuta come vitamina B3, e perché il triptofano venga trasformato in niacina ci vogliono grandi quantità di ferro e delle vitamine B2 e B6. Così si aggiungono altri alimenti alla lista, tutti in fila pronti a saziare lo spirito e poi il corpo. I legumi, i semi oleosi come la zucca, gli anacardi e il sesamo.
Ma non dimentichiamo il cioccolato, contenente feniletilamina, simile alla serotonina. Quello consigliato rimane sempre il fondente.
Quest’estate, oltre a prendere il sole che contribuisce all’assorbimento della vitamina D, stimolatrice anch’essa di serotonina, bastano i colori della frutta e della verdura per brindare alla felicità e alla salute. Perchè, ’’uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.’’