“Non ne posso più. Sono perseguitato dal Codacons”. Fedez esplode dopo “l’ennesima raccomandata del Codacons”. L’associazione, non nuova ad azioni contro il rapper, stavolta prende di mira la raccolta fondi che l’artista ha contribuito ad organizzare a favore dei lavoratori dello spettacolo. “Riescono a paragonare la nostra raccolta fondi, con cui abbiamo raccolto più di 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo, alla raccolta fondi di Malika”, la ragazza omosessuale cacciata di casa dai genitori. La giovane ha utilizzato una parte delle donazioni ricevute per acquistare una Mercedes. Il Codacons, spiega Fedez su Instagram, “chiede di procedere all’immediato sequestro”.
“Fate schifo, sono stufo di essere perseguitato da voi. E’ incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi. So quello che fate, come lo fate. Sono stufo di essere perseguitato anche quando si fa del bene. Hanno il coraggio di rompere i coglioni ad artisti che hanno raccolto milioni per aiutare i lavoratori dello spettacolo. Come è possibile succeda questo?”, si chiede. “Io ho 30 denunce, devo andare in tribunale 30 volte con questi stronzi che intasano i pubblici uffici”, dice.