“Riteniamo un abominio la decisione presa dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti di voler procedere quanto prima all’uccisione dell’orsa JJ4: l’ennesima riprova della crudeltà umana e la conferma di una precisa scelta di campo politica, quella della Lega cui appartiene Fugatti, improntata a un decisionismo spicciolo e a una grettezza e incapacità amministrativa che non ha eguali. Per fortuna, nonostante la vergognosa cattura di ieri assieme ai suoi due cuccioli innocenti, per il momento la Provincia non potrà intervenire con l’abbattimento dell’orsa, perché l’ordinanza di uccisione è stata sospesa fino all’11 di maggio.
Lo scorso 14 aprile, infatti, il Tar ha accolto le motivazioni presentate dalla Lega Antivivisezione, facendo richiesta di visionare i documenti legati alla morte di Andrea Papi, il 26enne trovato senza vita nella notte tra il 5 e il 6 aprile nei boschi di Caldes.
Ciò che più ci colpisce è l’ipocrisia di chi governa: prima l’incapacità di apporre un semplice radiocollare ai plantigradi inseriti nel programma Life Ursus per monitorarne gli spostamenti e impedirne il contatto con l’uomo, adesso la volontà becera di servire una fredda e semplice vendetta sull’onda del sensazionalismo mediatico generato in questi giorni.
Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per scongiurare fino all’ultimo l’abbattimento di JJ4, così come di ogni altro essere vivente, sensibile e senziente presente sul nostro suolo“.
Così in una nota il consigliere capitolino Daniele Diaco (M5S).
Max