Dopo il boom di download (ma anche diverse polemiche circa i dubbi sulla tracciabilità dei dati o anche quelle di natura ‘sessista’ per via di una foto-immagine dell’applicazione), l’app Immuni allarga il suo ‘potenziale’ pubblico.
Infatti, dopo esser stata disponibile per esser scaricata su iOs e Android, ora la app è disponibile anche sugli smartphone Huawei.
Immuni è ora disponibile sugli smartphone prodotti da Huawei
L’applicazione Immuni è dunque disponibile sugli smartphone prodotti da Huawei e dal brand connesso, Honor. Gli ingegneri di Google hanno superato il problema tecnico che aveva reso non disponibile inizialmente l’app per il tracciamento dei contatti sui telefoni prodotti dal colosso cinese, molto popolari in Italia.
La risoluzione del problema era partita venerdì sera, quando Immuni era tornata scaricabile sui primi modelli di smartphone Huawei.
Quali sono gli smartphone Huawuei che sono esclusi da Immuni e perchè
Pertanto, ora Immuni è scaricabile su tutti gli smartphone Huawei e Honor che si appoggiano sui servizi di Google. Ad essere esclusa resta una piccola parte di dispositivi che, al contario, sono scollegati dei servizi e del negozio di applicazioni di Google, a causa del divieto dell’amministrazione Trump. Si tratta di pochi modelli messi in commercio a partire dallo scorso autunno: Huawei Mate 30, P40, Serie Y, il pieghevole Mate Xs e Honor 9X Pro).
Su questi telefoni, il sito web di Immuni chiarisce che gli sviluppatori sono al lavoro per rendere compatibile la app “al più presto”.
Immuni, dove parte la sperimentazione in Italia
In Italia l’app Immuni ha iniziato la sperimentazione in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. Queste sono le prime regioni a sperimentare il funzionamento di Immuni, che ha avuto l’ok, del Garante per la Privacy.
Immuni sfrutta la tecnologia per le notifiche di esposizione messa in dotazione da Apple e Google.