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Fase2, quando finisce e quando si guarisce dal coronavirus: agenzia del Farmaco, vaccino anti Covid-19 entro un anno

Anche se siamo da poco entrati nella Fase 2, la cosa che a noi tutti sta più a cuore, come è ovvio che sia, è uscire del tutto dai rischi legati alla pandemia da coronavirus.

Si parla di Fase 3, di uscite e limitazioni, di riaperture e di restrizioni, ma tutti noi vorremmo solo sentirci dire: è tutto finito e tornare alla normalità.

Dunque quando saremo fuori pericolo? A poter dare una risposta, in queste ore, ci prova l’Agenzia del Farmaco che prevede una possibilità su tutte, ovviamente legata al vaccino. “Vaccino entro un anno”, fanno sapere. Ma sarà davvero così?

coronavirus: agenzia del Farmaco, vaccino anti Covid-19 entro un anno

Stando ai dati divulgati dalla Protezione Civile recenti, i casi di contagio sono tornati a salire. Siamo nella Fase 2 ma non bisogna rallentare la nostra attenzione.

I numeri possono divenire preoccupanti anche perchè a partire da lunedì 18 ci dovrebbero essere nuove riaperture. Gli esperti affermano che la fase 2 è un banco di test per arrivare ad una nuova normalità, e in tal senso se dovesse fallire si tornerebbe alla situazione di partenza. La speranza dunque è il vaccino.

Fase 2, la fase della convivenza: a quando il vaccino?

La fase di convivenza con il virus e l’obbligo di rispettare le norme di sicurezza potrebbe essere molto lunga. Se il Covid-19, infatti, non perdesse aggressività saremmo per forza obbligati ad attenrere l’arrivo di un vaccino per considerarci al sicuro. Sulle tempistiche no vi è chiarezza: vi è chi ritiene possa essere pronto entro il 2021 e chi invece più cautamente afferma che le tempistiche sono ben più lunghe.

A dare conforto ci pensa in queste ore l’Agenzia Europea del Farmaco. Uno dei suoi membri, Marco Cavaleri, ha detto che alcuni dei vaccini in sperimentazione potrebbero essere pronti entro breve: “Dai dati sugli studi in corso e se tutto procede come previsto, potrebbero essere pronti per l’approvazione tra un anno”.

Ma, ammette, si tratta di un quadro ottimistico poiché i vaccini in sperimentazione non è detto che ricevano l’autorizzazione e dunque “Potrebbero esserci ritardi”.