Sono ore delicate, delicatissime, quelle che anticipano la Fase 2 in questa lunga e snervante guerra contro il coronavirus: da qualsiasi parte la si guardi, questa famigerata Fase 2 sembra scontentare o preoccupare o mettere in difficoltà qualcuno.
Come se ci fossero due grossi tronchi concettuali, da una parte sono schierati coloro che vorrebbero aprire tutto (o quasi) e dall’altra chi invece va prudenzialmente d’accordo con la linee dei parziali allentamenti voluti dal governo.
In questa schiera, tantissimi operatori del settore lavorativo, specialmente quello autonomo e indipendente sono alle prese con una grande spaccatura. C’è chi può aprire, ma con limiti, chi non può, chi deve aspettare il 18 e tanti, tantissimi, che proprio sentono di non potercela fare. Tante sono le categorie che si trovano in difficoltà.
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Per alcuni, c’è uno spiraglio perchè si va verso una iniziale apertura. Tra questi, le concessionarie auto: che possono trarre un sospiro di sollievo. Infatti, riaprono dal 4 maggio.
Le Concessionari auto e officine sono tra le attività che riapriranno dal 4 maggio, ma attenzione. Vi sono regole ben precise per poter accedervi. Infatti i clienti potranno andarci solo per urgenze o necessità.
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Come sappiamo bene il nuovo dpcm reso noto dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nella serata del 26 aprile, ha comunicato la ripresa di alcune attività produttive e commerciali.
Ovviamente andrà fatto nel rispetto delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale. Tra le riaperture previste, anche officine e concessionari auto come detto.
Dal 4 maggio i concessionari auto, possono dunque aprire: una bocca di ossigeno per una categoria ed un intero settore che stava boccheggiando con il lockdown.
Basti pensare che a Marzo era stato evidenziato un calo delle immatricolazioni dell’86% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il dato peggiore d’Europa.
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Tuttavia non è una piena apertura. I concessionari auto non potranno far accedere tutti, e i clienti non potranno andarci in qualsiasi momento come per esempio per vedere auto, chiedere informazioni e poi nel caso comprare, come normalmente accadeva prima del Coronavirus.
Nel dpcm si parla di apertura delle attività di “commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli“, identificata dal codice ateco 45. I clienti potranno recarsi presso le concessionarie solo in caso di necessità.
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