Mentre le informazioni circa la cosiddetta Fase2 iniziano ad arrivare col contagocce ma a indicare che, in effetti, un parziale riavvicinamento ad una (il più possibile) riapertura verso la strada della normalità dopo la fase più cruenta della pandemia da coronavirus nel territorio italiano, ci si interroga su come funzionerà questa stessa fase.
Come funzionerà la Fase 2? Quando inizia? Chi riapre e chi no? Chi può uscire?
Trapelano informazioni più chiare, e si diffondono indiscrezioni su una prima bozza su come funzionerà la fase 2 in Italia soprattutto su un aspetto. Quello del contenimento dei contagi.
Ovvero: come funzionerà la Fase 2 per evitare il ritorno dei contagi? Si parla, nello specifico, di ingressi differenziati per lavoratori e studenti di uscite scaglionate, di accesso alle imprese, alle attività pubbliche e non in modo difforme. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
In queste intense giornate la task force capitanata da Vittorio Colao sta mettendo a punto le specifiche su quali saranno le regole da rispettare per permettere il ritorno al lavoro e alla libera uscita dei cittadini durante la fase 2 della crisi da coronavirus.
Il punto cruciale e l’aspetto clou da rispettare sarà la distanza di sicurezza tra lavoratori, clienti e, in un secondo momento, anche studenti e passeggeri. Tutti dovranno stare ad almeno un metro e mezzo di distanza. Inoltre l’utilizzo di mascherina e guanti diverrà per un periodo la normalità.
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Ci si chiede fino a quando usare le mascherine, e quali siano i modelli corretti e più funzionali caso per caso, e nel contempo si prova a immaginare un approvvigionamento più corposo ed equo tra i cittadini.
Per far funzionare il mantenimento della distanza, sarà obbligatorio evitare gli orari di punta. Si dovranno evitare più ingorghi, dunque, di prima mattina, ad ora di pranzo e di sera. Facile a dirsi, difficile ad attuarsi.
Ecco perchè servono specifiche norme di accesso ai luoghi di ‘dovere‘ (lavoro, scuola, uffici pubblici) e anche a quelli di piacere o di impellenza.
Gli studenti entreranno a scuola ad orari scaglionati, così come i lavoratori. Le aziende dovranno prevedere l’allungamento dell’attività anche nelle ore notturne per permettere ai lavoratori di svolgere il proprio compito in sicurezza.
Al fine di assicurare il mantenimento della dovuta distanza sono inoltre previsti incentivi allo smart working. Per tutelare i lavoratori sarà dunque introdotto il “diritto alla disconnessione”.
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Preziose novità verranno indicate anche per i negozi. In questi sarà obbligatorio mantenere una distanza di un metro, ma viene indicato come migliore il distanziarsi almeno un metro e mezzo.
A controllare che le regole vengano rispettate ci penserà la Guardia di Finanza che girerà per gli esercizi e sanzionerà coloro che non rispettano le regole. Possibile che venga introdotto l’obbligo di differenziare ingresso e uscita al fine di evitare assembramenti davanti ai negozi.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, sui bus ci sarà spazio solamente per i passeggeri che occuperanno i posti a sedere.
L’ingresso di nuovi passeggeri, se le sedute sono tutte occupate, sarà consentito solo se scenderà qualcuno. I posti nei treni saranno disponibili solo su prenotazione e probabilmente verrà inserito l’obbligo di alternanza. Infine sulla metro verrà delimitato uno spazio per chi viaggia in piedi.
Per quanto riguarda l’Europa, infine, la libera circolazione dei cittadini sarà sospesa per un periodo piuttosto lungo. Ursula Von Leyen ha assicurato però che lo shock economico causato dal lockdown verrà contrastato con una gigantesca serie d’investimenti.
Sembra che il parlamento europeo investirà per la produzione di mascherine da distribuire su tutto il territorio.
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