“L’industria farmaceutica non si è mai fermata. Anche agli albori della pandemia” di Covid-19, “la prima cosa che abbiamo chiesto è stata quella di riconoscere il ruolo strategico del settore e abbiamo ottenuto che fosse inserito in una norma di legge. Abbiamo pertanto avuto la possibilità di produrre senza soluzione di continuità in una situazione estremamente complicata perché non erano ancora definiti i decreti relativi alle misure di sicurezza. Quindi ogni azienda si è organizzata con serietà e ha continuato a produrre mantenendo il distanziamento in sicurezza per i propri dipendenti”. Lo ha sottolineato Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria, intervenendo questa mattina all’inaugurazione di ‘Labio 4.0 Marino Golinelli’ nello stabilimento di Alfasigma di Pomezia.
“Noi non ci siamo mai fermati – ha ricordato – In quel periodo le nostre aziende avevano anche problemi di logistica e di approvvigionamento, e direttamente o attraverso l’associazione abbiamo mantenuto un costante e diretto contatto con le Regioni e addirittura con singoli presidi ospedalieri. La cosa veramente straordinaria, che mette in evidenza la passione dei nostri imprenditori e delle nostre aziende, è che in alcuni casi le aziende hanno riconvertito le catene di produzione esistenti per produrre gel o altri farmaci che in quel momento mancavano. Anche per questo non sono mai mancati i medicinali a disposizione dei pazienti con altre patologie”.
Giorgetti ha poi evidenziato il ruolo dell’industria farmaceutica “che non si arrende per contribuire alla salute delle persone e per collaborare con le istituzioni. La cifra del periodo della pandemia è che, attraverso la collaborazione costante, si è potuta assicurare la salute per i cittadini. Occorre ora continuare a lavorare in questa direzione per creare un clima favorevole all’attrazione di investimenti, altrimenti i nostri competitor, tra cui Paesi come Francia e Germania, ci superano”, ha avvertito.
A tale proposito, ha aggiunto, “non ci dimentichiamo che è in gestazione un disegno di legge sulla concorrenza che mette in discussione il valore del brevetto. La ricerca è lunga e rischiosa – ha precisato Giorgetti – e bisogna che le imprese del farmaco che investono in questo settore vengano tutelate. Il mio è un grido di allarme per evitare misure che possano minare l’attrattività degli investimenti del Paese e dei territori, come ad esempio il Lazio che è il primo esportare di farmaci. Inoltre, vorrei sottolineare che siamo in grave ritardo nella definizione dei decreti sulla sperimentazione clinica, tema che mi piace ricordare in questa sede”.
E su Labio 4.0 ha commentato: “Oggi è un giorno di festa perché è nata una creatura nuova, una creatura votata all’innovazione e quindi è giusto festeggiarla. L’emozione è grande anche perché dopo 2 anni di isolamento abbiamo ricreato oggi, per la prima volta, il senso di comunità. La partecipazione di tanti colleghi e di tante imprese italiane del farmaco che sono presenti a questo evento ne è la testimonianza”.