La Belviso è un fiume in piena: “Stupisce poi la polemica che stanno conducendo in queste ore alcune associazioni e gruppi politici. La responsabilità – aggiunge il vice sindaco – suggerirebbe di essere al fianco dell’amministrazione e della magistratura invece assistiamo, ancora una volta, ad atteggiamenti che poco hanno a che fare con la difesa di un diritto. Per taluni – conclude Belviso – anche su tematiche così delicate, la speculazione appare la strada migliore”.
I primi arresti in merito a questa truffa milionaria, sono scattati quando gli uomini della polizia Roma capitale hanno fermato tre bengalesi e sequestrato numerosi documenti falsi, con le età dei giovani immigrati modificata e la foto identificativa ritoccata. L’inchiesta punta ora a dimostrare limbroglio alle istituzioni da parte di qualcuno interno ad esse, un lavoratore magari corrotto da denaro, poiché obiettivamente risulta difficile immaginare centinaia di ragazzi capaci di ottenere vitto e alloggio senza la complicità tra della burocrazia capitolina.
Potranno stare tranquilli però i minori regolari, quelli muniti di una documentazione autentica, come sottolineato dalla Belviso stessa in una intervista a la Repubblica, fonte delle dichiarazioni da noi riportate.