Distribuendo il budget complessivo per ciascuna puntata, se ne deriva che il costo è addirittura meno della metà rispetto alla media degli altri programmi di intrattenimento, offerti dal servizio pubblico. Inoltre, la proporzione fra gli introiti pubblicitari e gli ascolti registrati sono congrui inoltre, ha commentato in merito l’Avvocatura dello Stato, le prestazioni artistiche in Rai non sono soggette al tetto retributivo di 240mila euro annui previsti invece per i dirigenti.
Queste sono le motivazioni che hanno indotto la Corte de Conti ad archiviare l’inchiesta aperta sullo stipendio percepito da Fabio Fazio (2.240.000 euro l’anno), che secondo alcuni costituisce un danno erariale.
Dunque tutto a posto e, come è giusto che sia, il conduttore ha finalmente potuto affidare a Twitter il suo sfogo: “E dopo un linciaggio durato anni, questo è l’ovvio finale: #ctcf ha un costo puntata inferiore del ‘50% della media dei programmi di intrattenimento Rai’. Nel frattempo #ctcf è su Raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito”.
Max