FABBRICA A FUOCO NELLE FILIPPINE, PIÙ DI70 MORTI di Andrea Ubertini

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    Una normale giornata di lavoro che si trasforma in tragedia. Quanto è accaduto ha i contorni di una strage, un rogo, divampato in una fabbrica di infradito a Manila, ha causato la morte di circa 72 persone. Settanta vite che non sono riuscite a fuggire per insano merito delle finestre sigillate da inferiate e filo spinato al secondo piano della Kentex Manufacturing Corp. Corpi carbonizzati sono stati rinvenuti ammassati in ogni angolo. La polizia filippina minaccia il pugno di ferro contro il colpevole di quanto accaduto, promettendo di incriminare chiunque sarà individuato come responsabile, ha affermato il vicecapo della polizia filippina Leonardo Espina.  Responsabile che probabilmente sarà da cercarsi nelle disumane condizioni in cui versavano i lavoratori della fabbrica, chiusi come in prigione, a respirare il fumo prodotto dalla combustione della gomma e dei prodotti chimici per il quale molte delle vittime sono morte soffocate. Condizioni folli più volte denunciate dai familiari dei lavoratori, i quali guadagnavano 6 euro al giorno e non ricevevano alcun tipo di tutela o protezione e venivano lasciati completamente impreparati nel caso in cui, come è accaduto, avrebbero dovuto abbandonare l’edificio per un incendio o un terremoto.