(Adnkronos) – Quella sugli extraprofitti delle banche è “una tassazione che non è una tassa su un margine legittimo, ma una tassa su un margine, appunto, ingiusto”. A dirlo è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella rubrica ‘Gli appunti di Giorgia’, commentando il provvedimento recentemente approvato dal governo. Con le “risorse recuperate” dalla tassazione “aiuteremo a finanziare i provvedimenti per sostenere famiglie e imprese di fronte alle difficoltà legate all’alto costo del denaro che non permettono spesso neanche di affrontare serenamente le spese di un mutuo”. Ad “esempio”, spiega Meloni, con “queste risorse noi possiamo aiutare le famiglie maggiormente in difficoltà proprio sul tema del mutuo”.
“Il Cdm ha approvato tante misure ma la più importante, secondo me, è quella che riguarda la tassazione sui margini ingiusti delle banche. Viviamo in una fase economica e finanziaria molto complicata. In Europa abbiamo avuto una forte inflazione economica, causata da fattori esterni alla nostra economia, ma la risposta della Bce è stata quella di intervenire – si potrebbe discutere sull’efficacia dell’iniziativa – con una politica molto decisa di aumento dei tassi di interesse. Questo ha portato a una situazione nella quale aumentano i prezzi, aumenta il costo del denaro e quindi anche il costo dei mutui a tasso variabile, dei nuovi mutui, dei prestiti, e comporta per più una contrazione dell’economia. In questa situazione difficile secondo noi è necessario che il sistema bancario si comporti in modo il più possibile corretto”, ha sottolineato Meloni.
Sul fronte del salario minimo, aggiunge quindi la premier, “nei prossimi giorni apriremo un confronto” con le opposizioni e “cercheremo di capire se ci sono i margini per una proposta seria sui salari bassi”. Il paradosso, secondo la premier “è che il salario minimo potrebbe rischiare di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo, con il risultato di peggiorare per paradosso il salario di molti più lavoratori di quelli ai quali lo migliorerebbe. Titolo accattivante ma risultato che rischia di essere controproducente”.
Dopo il Cdm, aggiunge, “con il provvedimento approvato dal governo noi vogliamo evitare ogni incertezza nei processi di mafia”, spiega la premier toccando il tema delle intercettazioni.
Per quanto riguarda la terza e della quarta rata del Pnrr “si è discusso molto nelle scorse settimane, con polemiche spesso strumentali che, mi dispiace, vengono fatte da chi pur di attaccare il governo a volte è disposto anche a colpire l’Italia nel suo complesso”, ha detto.
Sul fronte Salute, aggiunge, “sono molto fiera che la Camera dei deputati abbia licenziato la legge sul diritto all’oblio oncologico. Confido che anche il Senato la trasformerà presto in legge definitiva e riuscirà a rimuovere una intollerabile discriminazione per una Nazione civile”.