In questi giorni di massima emergenza sanitaria, oltre all’impegno diretto dei professionisti del settore nella gestione dei contagi e contro il coronavirus esiste un altro nemico, a sua volta subdolo e molto pericoloso: le bufale che girano incontrollate su Internet, che rischiano di portare ulteriore confusione e ansie nei cittadini.
L’ultima voce, che sta circolando sul web con una certa insistenza, riguarda gli extracomunitari e gli immigrati, che sarebbero immuni dal coronavirus. Secondo questa teoria, che non ha fondamento, la ragione starebbe dietro la vaccinazione per la TBC, che di fatto impedirebbe agli extracomunitari di contrarre il coronavirus.
Coronavirus, Mariano Amici: “Non date ascolto a queste falsità. Il farmaco Avigan non è un toccasana”
Sul tema si è espresso Mariano Amici, medico di Ardea, cittadina in provincia di Roma che già da alcuni giorni sta sperimentando un sistema di isolamento comunale, attraverso new jersey e posti di blocco posti nei principali varchi.
“Non date ascolto a queste falsità” ha ammonito il dottor Amici in merito all’ultima delle bufale. “Gli extra comunitari perlopiù sono dei soggetti giovani, che se hanno la febbre spesso non vanno neanche dal medico; passano inosservati poiche’ guariscono spontaneamente come la stragrande maggioranza dei soggetti giovani, anche non di colore, ed in questi casi non viene neanche posta la diagnosi di Coronavirus.”
In merito alle statistiche che stanno circolando, Amici considera questi dati totalmente sballati e fuorvianti, affermando che una statistica può essere affidabile solo se i tamponi venissero fatti a tutta la popolazione.
Altro tema caldo, degli ultimi giorni riguarda l’Avigan, il farmaco di cui tutti parlano dopo il video virale di Cristiano Aresu, e che in Giappone starebbe guarendo i contagiati da coronavirus con un’efficacia del 90%. “Il farmaco miracoloso con il quale dicono che in Giappone hanno risolto il problema è in realtà un antivirale, e lo abbiamo anche in Italia” ha subito spiegato Amici.
“Ma questo farmaco non è il toccasana – allerta il medico – perché chi sta morendo, aldilà di tutte le falsità che ogni giorno vengono dette sui media e sui social, non muore per il Coronavirus ma muore con il Coronavirus, e la differenza è abissale.”
La ragione di numeri meno preoccupanti nella terra del Sol Levante, in realtà, starebbe in un sistema sanitario molto efficiente. “In Giappone hanno risolto – ha chiarito Amici – e la gente ha sempre girato e gira tranquillamente per le strade perché lì la Sanità funziona, e hanno fior di centri di cura e di terapia intensiva in grado di assistere anche in casi di grande necessità come questi, con un elevato numero di pazienti, riuscendo cosi a salvare la vita anche a coloro che per altre gravi malattie con il Coronavirus morirebbero”.