Inutile stare a rivangare ancora l’occasione persa dalla Capitale in merito alle Olimpiadi che, in quel momento – con una città totalmente allo sbando – la sindaca oggi preferì non candidare.
Ora per si ripresenta un’occasione ghiotta ed irrinunciabile: l’Esposizione Universale del 2030.
Come riferito da Palazzo Chigi, nel presentare la candidatura il capo del governo ha affermato che “Si tratta senz’altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città”. Inoltre il premier ho anche colto l’opportunità per ringraziare i candidati “per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale”.
Entusiasta anche il ministro Di Maio il quale, attraverso Facebook ha scritto: “Adesso è ufficiale: Roma è candidata a ospitare Expo2030. Questa mattina è arrivata la firma del presidente del Consiglio Mario Draghi che lancia la candidatura della nostra capitale. È davvero un’ottima notizia, che ci deve spronare a lavorare con grande impegno per raggiungere questo obiettivo prestigioso. Tutti insieme: Governo centrale, Regione e Comune, a livello istituzionale e politico”.
Quindi il titolare della Farnesina ha proseguito, ”Voglio ringraziare tutto il personale del ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e il corpo diplomatico per aver lavorato a questa importante candidatura. Questo è il punto di inizio di un nuovo percorso. È un’altra sfida green, di sviluppo urbano e di crescita economica per la nostra Capitale, e c’è tanto da fare. Saranno mesi intensi e bisognerà dare il massimo per coronare questa candidatura. Un traguardo che significherebbe ripartenza per tutta l’Italia, con nuove e notevoli opportunità di lavoro e di rilancio economico”, conclude il ministro.
Vira la sua felicità sul dialetto la sindaca Raggi, appena avuta notizia della candidatura della ‘sua’ città per l’Expo 2030: “Daje!!! – esordisce la prima cittadina sul suo profilo Fb – Roma è ufficialmente candidata ad ospitare l’Expo del 2030. Si tratta di uno dei più importanti eventi internazionali, un evento in grado di attrarre investimenti, proporre al mondo grandi progetti di innovazione e di rilanciare il lavoro e l’economia di tutta l’Italia. Oggi inizia ufficialmente un percorso impegnativo ed entusiasmante: dobbiamo battere le candidature di Mosca e Busan. Ora dobbiamo fare squadra“.
Una grande opportunità per la Capitale, prosegue la Raggi, “si tratta di un particolare motivo di orgoglio perché supera il racconto di una città dove non si possono fare le cose, vanzi è la dimostrazione che a Roma si può fare tutto e anche meglio”. Inoltre, ricorda la sindaca, ”L’agenzia internazionale di rating Standard&Poor’s, quest’anno, ha cambiato l’outlook (le prospettive di sviluppo) di Roma facendolo passare da negativo a stabile: è un segnale importante perché significa dire agli investitori che conviene puntare su Roma e, di conseguenza, vuol dire più impegno di spesa e più lavoro per Roma e per l’Italia. E per Roma ha un altro significato particolare. Tutti conoscono il quartiere Eur a Roma. Eur significa Esposizione Universale di Roma proprio perché Roma, in quel quartiere, avrebbe dovuto ospitare l’edizione del 1942 dell’Expo, un’edizione che non si svolse mai a causa della seconda guerra mondiale. Per l’Italia e per Roma, quindi, si tratta di una seconda occasione che non possiamo perdere”.
Quindi la Raggi ha tenuto a ringraziare “il presidente del Consiglio Mario Draghi ed il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che hanno creduto nella solidità della candidatura di Roma. Si tratta di un progetto partito due anni fa che si è sempre più consolidato grazie al contributo di tutti gli attori istituzionali e privati. Ringrazio, in particolare, Unindustria Roma che ci ha sostenuto così come la Camera di Commercio di Roma. Si tratta di una vittoria di squadra. Nei prossimi giorni – ha quindi concluso – vi presenterò il progetto con il quale vogliamo aggiudicarci l’edizione dell’Expo 2030″.
Max